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Mefedrone e MDMA, se le conosci le eviti

fonte: British Journal of Pharmacology
 

Il mefedrone è una sostanza psicoattiva appartenente alla famiglia dei catinoni, con una struttura chimica fortemente somigliante a quella dell’MDMA, ma con caratteristiche farmacologiche nettamente distinte. Quindi, nonostante mefedrone e MDMA provochino effetti psicoattivi simili, queste droghe inducono cambiamenti diversi nel cervello e possono provocare diversi tipi di eventi avversi, specie se associati ad altre sostanze come l’alcol.

In questa revisione, pubblicata  sulla rivista British Journal of Pharmacology,  sono stati confrontati i dati preclinici di studi su animali, confrontando gli effetti farmacologici del mefedrone con quelli dell’MDMA. Dagli studi in vivo e in vitro, emerge che sia il mefedrone che l’MDMA stimolano a livello cerebrale il rilascio di dopamina e di serotonina (5 – HT).

Il mefedrone, però, ha un’alta penetrazione a livello cerebrale e un metabolismo ed eliminazione più rapidi, caratteristica che spiega la tendenza dei consumatori di assumere dosi ripetute in un breve lasso di tempo. Inoltre, il profilo d’azione del mefedrone sui recettori e sui trasportatori delle monoamine è più marcato, aumentando il rilascio di dopamina, con un elevato rischio di instaurare una dipendenza e di provocare veri e propri sintomi di astinenza che, invece, non si verificano con l’MDMA.

I dati disponibili suggeriscono quindi che, così come le amfetamine e i suoi derivati, ogni catinone ha un profilo farmacologico specifico che non può essere generalizzato come “modello” per descrivere le proprietà di altri catinoni che vengono immessi nel mercato illecito delle sostanze.

Green  A. R., King M. V., Shortall S.E., Fone K. C. F. The preclinical pharmacology of mephedrone; not just MDMA by another name British Journal of Pharmacology DOI: 10.1111/bph.12628

http://www.droganews.it/news/2225/Mefedrone_e_MDMA%2C_se_le_conosci_le_eviti.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)