Meno cibo e più ginnastica per star meglio
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Secondo una stima dell'Organizzazione mondiale della Sanità circa il 50% delle patologie maschili e il 25% di quelle femminili, in Europa, sono legate a stili di vita non salutari. Una dieta scorretta e sbilanciata, l'abitudine al fumo di tabacco, il consumo eccessivo e inappropriato di bevande alcoliche e un'attività motoria insufficiente costituiscono importanti fattori di rischio per numerose patologie, come l'infarto cardiaco, l'ictus cerebrale, alcuni tipi di tumore, il diabete mellito tipo 2, l'ipertensione arteriosa e l'osteoporosi. Il numero di persone con sindrome metabolica è in costante aumento: essa include una serie di condizioni cliniche caratterizzate dall'associazione tra obesità viscerale, alterazione del metabolismo glucidico, metabolismo lipidico e ipertensione arteriosa.
Obiettivo prioritario è quindi la promozione di stili di vita salutari attraverso una politica basata su informazione, educazione e comunicazione pubblica per favorire il benessere di una popolazione, contrastare i comportamenti a rischio e ridurre in maniera significativa i costi economici e sociali dell'assistenza sanitaria. Un obiettivo che si è posto anche la Consulta per la riduzione del rischio cardiovascolare, coordinata dal prof. Giuseppe Mancia, composta da quattordici società scientifiche.
I danni del fumo di sigaretta
Nell'Unione europea il fumo provoca circa il 90% dei tumori del polmone, l'80% delle broncopneumopatie croniche ostruttive e il 25% delle morti per malattie di cuore. Il fumo dei genitori e dei conviventi costituisce la maggiore fonte di esposizione dei bambini a rischi per la salute. Il fumo influenza la fertilità di donne e uomini, ed è inoltre correlato a talune patologie del feto. Nonostante il numero di fumatori nella Unione sia in diminuzione da alcuni decenni, tale andamento ha subito un rallentamento nel corso degli ultimi anni.
Quelli dell'alcol
Sebbene sia accertato che un consumo moderato di alcol, tra 10 e 30 grammi al giorno, riduca la mortalità per malattie del sistema circolatorio, specialmente la malattia coronaria e gli accidenti cerebrovascolari di origine ischemica, l'Oms stima che l'alcol causi il 3,2% (1,8 milioni) dei decessi nel mondo. Il consumo eccessivo e inappropriato di alcol è pericoloso non soltanto per il singolo individuo ma anche per chi lo circonda, e circa l'8-9% delle malattie in Europa - i dati italiani sono sovrapponibili - può essere attribuito al consumo di alcol, con frazioni che variano dall'11,7% della Francia al 3,5% della Svezia.
Una dieta poco bilanciata
Alimentazione e nutrizione hanno una grande rilevanza nella prevenzione delle malattie e nella promozione della salute, e una dieta mal bilanciata può avere seri effetti sulla salute. A livello mondiale il 58% del diabete mellito, il 21% della malattia coronaria e quote tra l'8 ed il 42% di alcuni tipi di tumore sono attribuibili ad un indice di massa corporea superiore a 21. In particolare, un basso consumo di frutta e verdura è la causa del 19% del tumore gastro - intestinale, del 31% della malattia ischemica e dell'11% dell'infarto.
Mancanza di esercizio fisico
Ed è sempre l'Organizzazione mondiale della sanità a stimare che la mancanza di esercizio fisico causi 1,9 milioni di decessi. In particolare, è "colpevole" del 10-16% dei casi di tumore del seno, del colon-retto e del diabete mellito di tipo II, e di circa il 22% della malattia ischemica. La sedentarietà raddoppia il rischio di malattie cardiache, di diabete mellito di tipo II, di obesità e mortalità per cause cardiovascolari e ictus, facendo aumentare del 30% il rischio di ipertensione e di cancro. Le patologie legate allo stile di vita sedentario rientrano tra le prime dieci cause di morte e di inabilità nel mondo. La maggior parte della popolazione mondiale, ed in particolare le ragazze e le donne sia dei Paesi sviluppati sia del mondo in via di sviluppo, non è fisicamente attiva a sufficienza, e circa 2/3 dei ragazzi non sono sufficientemente attivi. L'attività fisica diminuisce significativamente con l'età durante l'adolescenza.
Come modificare lo stile di vita
Alimentazione errata, obesità, diabete, ipertensione: si tratta di denominatori comuni di un numero sempre maggiore di persone che determinano un alto rischio cardiovascolare. Cambiare lo stile di vita non è semplice, ma è possibile. Le modifiche in grado di ridurre i valori pressori o il rischio cardiovascolare e che dovrebbero essere adottate in tutti i pazienti, non solo in quelli già ipertesi, sono: l'abolizione del fumo di sigaretta; il calo e la stabilizzazione del peso; la riduzione dell'eccessivo consumo di alcol; l'esercizio fisico; la riduzione del consumo di sodio nella dieta e l'incremento dell'apporto di frutta e verdura, oltre alla riduzione della quantità di grassi alimentari, in particolare quelli saturi. I grassi saturi si trovano nei grassi solidi, quindi nei grassi animali (strutto, burro, parte grassa delle carni) e nei formaggi.