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Meno droghe ma più tranquillanti per le ragazze italiane

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Meno droghe ma più tranquillanti per le ragazze italiane scontente di sé

 

Il comportamento delle ragazze italiane, tra i 15 e i 19 anni, rispetto alle sostanze stupefacenti e al gioco d'azzardo rispecchia il quadro delle dipendenze che caratterizza l'età adulta.


Secondo uno studio effettuato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti, le giovani fumano meno, consumano quantità inferiori di sostanze stupefacenti e sono meno interessate al gioco d'azzardo e all'utilizzo del computer.
Da un'indagine condotta su un campione di oltre 33mila studenti provenienti da 434 scuole distribuite su tutto il territorio nazionale, è emerso che sebbene una percentuale analoga (35%) di maschi e femmine abbia fumato negli ultimi 30 giorni, le ragazze fumano meno sigarette rispetto ai loro coetanei. Una differenza si riscontra, invece, analizzando le fasce di età: le 15enni, infatti, fumano, più dei 15enni, ma questo rapporto si inverte tra i 18 e i 19 anni.


La distanza tra i due sessi aumenta osservando il consumo di sostanze stupefacenti: ne hanno consumata almeno una negli ultimi 12 mesi il 23,2% dei maschi contro il 14,2% delle femmine. Una tendenza che si conferma sia tra le diverse fasce di età che dall'analisi del consumo delle diverse sostanze. A proposito delle sostanze, è la cannabis la più diffusa tra le ragazze che sembrano, invece, meno interessate alla cocaina rispetto ai loro coetanei (l'hanno assunta almeno una volta della vita solo nell'1% dei casi contro il 2,4% dei ragazzi).
Situazione capovolta, invece, per l'utilizzo di tranquillanti, assunti dal 3,7% delle femmine rispetto al 2,2% dei maschi. Una profonda differenza, rispetto all'uso di sostanze, sta nelle modalità di approccio: mentre, spesso, per le ragazze ha un ruolo fondamentale il partner; per i ragazzi funge da stimolo il gruppo dei pari.


L'analisi dei fattori di rischio, infine, evidenzia come le uscite più frequenti nelle sere settimanali, l'essersi ubriacati almeno una volta, la presenza di fratelli o amici che fanno uso di sostanze siano fattori che influiscono sui comportamenti di entrambi i sessi. Per le ragazze, tuttavia, si aggiunge la componente emotiva dell'insoddisfazione di sé e dei proprio rapporti, sociali e familiari.
Dallo studio emerge dunque la necessità di accrescere la conoscenza e la comprensione, da parte dei genitori, dei comportamenti a rischio assunti dai ragazzi.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)