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Messaggi persuasivi, a rischio le persone con diagnosi di dipendenza: uno studio

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Messaggi persuasivi, a rischio le persone con diagnosi di dipendenza
fonte: Psychology of Addictive Behaviors

Un recentissimo studio apparso su Psychology of Addictive Behaviors ha pubblicato i risultati degli effetti persuasivi dei messaggi pubblicitari sulle persone con disturbi comportamentali e abuso di sostanze. I ricercatori mostrano che particolari messaggi possono agire su specifiche regioni cerebrali e indurre scelte comportamentali rischiose. 47 soggetti con diagnosi di dipendenza (SD) sono stati sottoposti a Risonanza Magnetica funzionale e a un paradigma evento-relato di scelta decisionale (Iowa Gambling Task, IGT), per studiare in l'attivazione funzionale delle regioni del cervello coinvolte nella presa di decisione e potenzialmente influenzabili dal contenuto dei messaggi persuasivi. All'esame sono stati sottoposti anche 25 soggetti di controllo, non dipendenti (non-SD). Il compito IGT consisteva in messaggi positivi, negativi e neutri. L'analisi dei dati funzionali mostra un aumento della capacità decisionale durante la presentazione di messaggi positivi sia nei soggetti SD che non-SD, collegata ad una maggiore attività neurale nella corteccia cingolata anteriore (ACC) e nell'insula anteriore (AI). Nelle condizioni negative invece, i soggetti SD mostrano una performance decisionale peggiore e una ridotta attività neurale nella AI. Inoltre, solo i soggetti non-SD mostrano una associazione positiva tra abilità decisionale e maggiore attività neurale nella ACC, nonostante il tipo di messaggio. Questi risultati suggeriscono che le persone con disturbi di dipendenza possono avere una ridotta sensibilità neurocognitiva in aree cerebrali come ACC e AI, regioni coinvolte nella percezione del rischio e nell'avversione durante la presa di decisioni, specialmente in risposta a messaggi persuasivi che enfatizzano una ridotta prospettiva di guadagno a lungo termine. La strutturazione cognitiva di tali persone presenta quindi meno avversione al rischio rendendoli più vulnerabili ai messaggi di persuasione che possono indurli a comportamenti rischiosi.


Rena Fukunaga, Tim Bogg, Peter R. Finn, et al Smaller Risk-Aversion-Related Brain Activation in Decisions During Negatively-Framed Messages Yield Substance-Dependent Individuals Psychology of Addictive Behaviors November 12, 2012.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)