Micidiale mix tra droghe e alcol. Scatta l'allarme per le ragazze
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La nuova emergenza in fatto di droghe si chiama politossicodipendenza: il fenomeno vede alcol e psicofarmaci accompagnarsi a sostanze illegali, portando l'individuo ad una progressiva devastazione fisica e psichica. A parlarne è il dottor Maurizio Varese, dirigente Medico Sert Asl 1
Massa, 18 marzo 2009 - Sono oltre mille gli utenti che si rivolgono al Sert, il servizio di recupero dei tossicodipendenti, suddivisi tra chi fa uso di sostanze illegali e non (tipo fumo e alcol). Tuttavia la nuova emergenza silenziosa si chiama 'politossicodipendenza', che vede spesso alcol e psicofarmaci accompagnarsi a sostanze illegali, portando l'individuo ad una progressiva devastazione fisica e psichica.
A incidere su questo nuovo allarme sociale è il fenomeno dello sballo del sabato sera, dove i ragazzi uniscono all'alcol le cosiddette 'droghe sintetiche' per vivere notti allegre e disinibite. Un fenomeno che sta aumentando soprattutto nel sesso femminile.
"Il numero degli utenti del Sert, in questo ultimo periodo, è costante - ci ha spiegato il dottor Maurizio Varese, dirigente Medico Sert Asl 1- ma è cambiata la tipologia dell'utenza. Si è registrato in questi anni un forte aumento di abuso di cocaina: un allarme che, fortunatamente, ultimamente sembra rientrare".
Dunque, oggi non si parla più di tossicodipendenza ma di politossicodipendenza: un fenomeno inquietante perché presenta aspetti di 'normalità'. Infatti, la novità di queste droghe moderne è che, purtroppo, consentono a chi ne fa uso di gestirsi, di uscire con gli amici, studiare e lavorare.
Superato dunque il concetto di droga-eroina-siringa, grazie alle campagne di prevenzione contro l'Aids, oggi ci si trova di fronte ad una nuova forma di abuso di sostanze stupefacenti, più vicino alle tendenze del nord Europa: "Questo nuovo fenomeno è legato all'evolversi della società che vuole in campo persone sempre più efficienti dal lunedì al venerdì, dimenticando poi quello che queste persone fanno durante il fine settimana".
Niente siringhe, lacci, cucchiaini, dunque: si è passati dal consumo endovena a quello per inalazione o ingestione. Prevale infatti l'uso di ecstasy, anfetamine e crack che, associati a psicofarmaci, Viagra e alcol diventano un cocktail micidiale per i nostri ragazzi.
"La nuova modalità di utilizzo rende più lungo il percorso di individuazione, sia da parte dei ragazzi per prenderne consapevolezza, sia da parte della famiglia per accorgersi di quello che sta accadendo". Molti sono i giovani che entrano nel tunnel della 'politossicodipendenza'.
"Adottiamo per queste persone il "Chronic Care Model", ovvero un modello che si rivolge alle malattie croniche: diagnosi, cura e riabilitazione. La nostra Asl, per volontà del direttore generale, è molto attenta alle problematiche della dipendenza e l'impegno è orientato a migliorare le strutture, anche dal punto di vista dell'organico".
Angela M. Fruzzetti