Microgram Journal: dal Canada tecniche analitiche per riconoscere i catinoni sintetici
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L'evoluzione del mercato delle droghe è in continua espansione, con molecole immesse sul mercato sempre nuove al fine di
aggirare la legislazione corrente nei vari Paesi europei e del mondo, nonché per rendere più difficile la rapida
identificazione a causa di mancanza di standard di riferimento analitico. Uno studio di Maheux dell'agenzia di Servizi di
Frontiera di Ottawa nel Canada e collaboratori, si è occupato di caratterizzare tre sostanze appartenenti ad una famiglia di
molecole sintetiche molto presenti sul mercato degli ultimi anni: i catinoni. Queste molecole sono analoghe alle amfetamine e
metamfetamine ma differiscono per la presenza di un gruppo chetonico sulla catena alchilica, in posizione adiacente al
fenile. Per questo vengono anche chiamate beta-keto (bk) amfetamine. Sono analoghi strutturali del catinone, una molecola di
origine naturale che viene estratta dalla pianta del Khat (Catha edulis) e che possiede proprietà stimolanti del Sistema
Nervoso Centrale. Gli autori riportano la sintesi delle tre molecole le cui forme salificate come cloridrati sono state
caratterizzate con diverse tecniche analitiche e nello studio includono i dati spettroscopici utili all'identificazione del
methylone (3,4-metilediossimetcatinone), del bk-MBDB e del mefedrone (4-metilmetcatinone). In particolare ques'ultima
molecola è nota alla cronaca in quanto correlata a numerosi casi di intossicazione a seguito della sua assunzione, ed è
divenuta una molecola controllata in numerosi paesi europei, Italia inclusa. ll nostro paese infatti, grazie al Decreto
legge del 16 giugno 2010 del Ministero della Salute, sostenuto anche dal Dipartimento Politiche Antidroga, è stato uno dei
primi Paesi membri a rendere il mefedrone illegale eattraverso l'inserimento in Tabella I del D.P.R. 309/90 per le sostanze
stupefacenti. Tra le tecniche analitiche usate, per la caratterizzazione dei tre catinoni sintetici, la spettroscopia
infrarossa, la risonanza magnetica (NMR del protone e del carbonio) e la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di
massa.