Milano: 1 minore su 5 è fumatore.
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Palmieri e Landi: "Possibile sperimentare aree no smoking in città"
IRIS 26 maggio 2009
MILANO,: A Milano fumano 20 minorenni su 100, circa il doppio rispetto alla media nazionale (12 su 100): la prima sigaretta si accende a 15 anni e mezzo (16 anni nel resto d'Italia), in prevalenza per l'influenza degli amici e compagni di scuola (35,1%, con un picco del 43,3% tra i maschi) o per la soddisfazione ricavata (29,9%, con un picco del 33,3% tra le ragazze). Fumare è un'abitudine tra i giovani in compagnia (75,7%), soprattutto fuori dai locali pubblici (89%) e da scuola (75%).
Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca Doxa, realizzata in collaborazione con la Lega italiana per la lotta contro i tumori-Sezione provinciale di Milano e l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, secondo cui nel nostro Paese i fumatori sono aumentati di quasi 2 milioni nell'ultimo anno: 13 milioni nel 2009 (di cui 7,1 milioni uomini e 5,9 milioni donne) contro gli 11,2 milioni nel 2008. A presentare l'iniziativa, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco in programma domenica 31 maggio, sono intervenuti al Circolo della Stampa il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, l'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, il direttore generale della Lilt Bruno Pisaturo, il Presidente della Lilt-Milano Gianni Ravasi, il direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Silvio Garattini, il direttore dell'Osservatorio Fumo, Alcool e Droga dell'Istituto Superiore della Sanità Piergiorgio Zuccaro. "Il Comune di Milano potrebbe istituire in via sperimentale alcune ‘aree no smoking' ben delimitate della città - ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri - a partire dai siti di particolare rilevanza artistica e ambientale, come il sagrato del Duomo o il perimetro storico in senso stretto delle Colonne di San Lorenzo (e non l'ambito circostante con le zone e i locali frequentati dai ragazzi), gli spazi-gioco attrezzati per bambini, i giardinetti sotto casa: si tratterebbe di una sperimentazione non tanto in una logica vessatoria, ma per sollecitare buone pratiche per la salute dei cittadini. Non stiamo parlando dei grandi parchi o di estese superfici urbane ma solo di quelle piccole, il cui corretto utilizzo va tutelato anche attraverso un numero adeguato di posaceneri al loro esterno".
"Di fronte al preoccupante aumento del numero dei fumatori - ha proseguito Manfredi Palmeri - può e deve continuare l'azione di informazione contro il tabagismo: vanno sensibilizzati in particolare le ragazze e i ragazzi mostrando i danni visibili e invisibili della sigaretta, perché adottino comportamenti sani e corretti e aiutino i loro coetanei a fare altrettanto". "Anche quest'anno l'Assessorato alla Salute appoggia e condivide l'iniziativa Lilt della Giornata Mondiale senza Tabacco - spiega Landi di Chiavenna - sempre più consapevole dell'importanza della prevenzione. Bisogna stare da subito lontani dal vizio del fumo, un'abitudine difficile da eliminare dopo. La percezione del rischio fumo non è ancora forte, soprattutto fra i giovani, ma nessuno è invincibile di fronte alle dipendenze quali droghe, alcol e fumo. Gli studi dicono che si inizia a fumare sempre più presto e a Milano le donne hanno un primato: fumano una su quattro. Questo vuol dire che nella lotta al tabagismo c'è ancora molto da fare, soprattutto per le donne e per i giovani. Un'idea potrebbe essere quella di dividere i parchi a metà: zona fumatori e non fumatori. Intanto - ha concluso - proverò a portare in Giunta un'ordinanza che renda più difficile fumare nelle aree verdi cittadine, cominciando dalle aree giochi dove ci sono mamme e bambini".