Milano: 2 weekend di sensibilizzazione sui Navigli
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MILANO - Etilometri, gadget, video. E' guerra aperta all'alcol. A quel «bicchiere di troppo» che miete vittime sulle strade e danneggia la salute dei ragazzi. Per sensibilizzare i ragazzi verso comportamenti responsabili dopo aver assunto bevande alcoliche, nei prossimi due fine settimana, saranno distribuiti ai giovani milanesi frequentatori dei Navigli, nelle ore serali e notturne, mille etilometri usa e getta, insieme a gadget e materiale informativo per prevenire incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza. Con questi provvedimenti, che comprendono anche la simulazione di incidenti stradali a scopo educativo, il Comune punta a mettere un freno a un problema che «nel 2008, fra alcol e droga, ha causato a Milano tre morti e 1.284 feriti», ha detto il vicesindaco Riccardo De Corato. La campagna, che prende il nome di «Un bicchiere di troppo», è stata organizzata dal Consiglio di Zona 6 con il patrocinio del Comune di Milano.
I TEST - Fra le varie iniziative, saranno realizzati videomessaggi spot che coinvolgeranno i giovani, i migliori dei quali saranno pubblicati in un blog. Secondo le stime della Polizia locale, su 4.525 controlli effettuati sui guidatori milanesi lo scorso anno, soprattutto nei fine settimana, 1.275 sono risultati positivi all'alcol test, per una percentuale pari al 28%. Solo nei primi cinque mesi del 2009, la cifra è salita invece al 37%, «numeri che sembrano un bollettino di guerra - ha sottolineato il vicesindaco Riccardo De Corato -, ma infatti di una guerra all'alcol si tratta».
VIETARE IL CONSUMO - E per avere qualche speranza di vincerla, questa guerra, secondo De Corato non è sufficiente «vietare con un'ordinanza la somministrazione di alcolici a minori (come ha appena fatto il Comune di Roma) : un comportamento già sanzionato dall'articolo 689 del codice penale. Così come serve a poco estendere il divieto anche alla vendita, come ha fatto il Comune di Monza, visto che la norma viene elusa, anche semplicemente ingaggiando un maggiorenne incaricato degli acquisti delle bevande». «Se vogliamo contrastare efficacemente l'abuso di alcol tra minori dobbiamo proibirne il consumo. In qualità di assessore alla Sicurezza è questa la linea che proporrò al sindaco Letizia Moratti, e agli altri assessori nell'ottica della emanazione di una specifica ordinanza. Ed è l'unica che anche sul piano sanzionatorio può essere fatta rispettare attraverso i controlli di Polizia Locale e Forze dell'ordine».
MINORI A RISCHIO - Il fenomeno, a livello nazionale, ha dimensioni allarmanti: circa il 17% dei ragazzi che si rivolgono al pronto soccorso a seguito di un'intossicazione da alcol ha meno di 14 anni. Lo ha dichiarato Emanuele Scafato, epidemiologo dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), commentando la nuove norme presentate nella capitale dal sindaco Gianni Alemanno sulla «movida» notturna nella capitale. Dai dati raccolti dall'Iss emerge che sempre più minorenni si avvicinano all'alcol durante l'adolescenza e la pre-adolescenza. In Italia, il Paese con la media più bassa, si comincia a bere intorno a 11 anni e sarebbero le ragazze, con un consumo medio di sei bicchieri a sera contro i quattro dei maschi, a bere di più. Circa un milione e 500mila ragazzi nella fascia di età 11-24 anni sono considerati consumatori a rischio, di questi, la metà ha meno di 18 anni. «Il nostro organismo - ha dichiarato Scafato - matura la capacità di metabolizzare l'alcol solo intorno ai 20 anni. Per la fascia di età compresa tra i 17 e i 21 anni, dunque, è assolutamente sconsigliato superare la quantità di un bicchiere al giorno».