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Milano: alcol agli under 16, Variati avverte le famiglie

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Il sindaco combatte il consumo di alcolici tra giovanissimi mettendosi in comunicazione con mamma e papà dei minori trovati con il bicchiere in mano

IL GAZZETTINO

«Non mi piace l'idea di multare dei bambini. Preferisco fare un'opera utile informando i loro genitori»
Giro di vite dell'amministrazione comunale contro il consumo di alcol tra gli under 16. Con agenti in borghese nei locali e segnalazione ai genitori del minore beccato con il bicchiere in mano. Sono queste le misure che Palazzo Trissino ha deciso di adottare per arginare il consumo di alcolici tra i giovanissimi. Nessuna ordinanza, come quella predisposta dal Comune di Milano che con il provvedimento in vigore da ieri vieta l'alcol alcol ai minori di 16 anni e prevede per i trasgressori una multa da recapitare ai genitori che può arrivare a 450 euro, ma linea dura.
Ed il perché il sindaco Achille Variati lo spiega così: «Quello del consumo di alcol tra i giovanissimi, purtroppo, è un fenomeno che si sta allargando anche da noi e che rischia di diventare una questione di costume». E per chiarire il concetto Variati cita un paio dei dati, fornitigli dal Sert, che da soli danno l'idea del fenomeno: «La prima assunzione di alcol arriva all'età di 11 anni e la prima sbronza tra i 12 ed i 13 anni. Alcol e minori è un binomio drammaticamente pericoloso: da un punto di vista medico solo dopo i 16-17 anni vi è la completezza di un sistema enzimatico che permette di assorbire e trasformare l'alcol, che, altrimenti, può causare gravi danni ai tessuti e perfino disturbi della personalità poi difficilmente correggibili».
Da qui la decisione di intervenire. «Premesso - spiega Variati - che già esiste l'articolo 689 del codice penale che vieta la somministrazione di sostanze alcoliche ai minori di 16 anni, non preparerò un'ordinanza come quella di Milano perché non mi piace l'idea di multare un minore che, come tale, non ha la completezza di responsabilità di un adulto. Interverrò in maniera diversa: nell'ambito dei controlli che la polizia municipale fa nei locali, vi saranno anche agenti in borghese che interverranno laddove dovessero avvistare ragazzi potenzialmente minori mentre assumono alcolici. Ne verificheranno l'età dai documenti e qualora sia accertato che non hanno ancora compiuto 16 anni, scatteranno non solo delle segnalazioni alle autorità giudiziarie con conseguenze durissime per i gestori, ma anche le segnalazioni alle famiglie»
Poi il sindaco allarga il tiro, perché a preoccuparlo è anche altro: «Il numero di coloro che assumono eroina non sta calando, quello di chi consuma cannabis sta aumentando ed in questo caso l'età media del primo tiro sta diminuendo: siamo in piena età adolescenziale. A fronte di questa situazione ritengo indispensabile», spiega Variati, «rilanciare una campagna educativa già a partire dalle scuole elementari». Perché la parola d'ordine, aggiunge il sindaco, è "educare": «Non possiamo permetterci di arrivare in ritardo e tutti debbono essere chiamati alle proprie responsabilità: Comune, Ulss, scuole e parrocchie».