Milano: alcol ai minorenni, stop alla vendita
alcol alcolici birra prevenzione commercio giovani alcolismo
Anche a Milano i dati parlano di un numero sempre più alto di ragazzi che bevono troppo. Non più solo nel fine settimana, non più solo una birra
La Repubblica 18 giugno 2009
Milano come Monza. Anzi, più di Monza. Perché se nel capoluogo della neoprovincia è stata appena firmata l´ordinanza che vieta anche ai negozi della piccola e grande distribuzione la vendita di alcolici a chi ha meno di 16 anni, l´assessore milanese alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna, rilancia: «Potremmo estendere il divieto fino ai 18 anni, entro metà luglio conto di portare in giunta una bozza dell´ordinanza che preveda un sistema di controlli severi». E il neopresidente della Provincia di Monza, Dario Allevi, si spinge oltre: «Proveremo a convincere i 49 sindaci del nostro territorio ad adottare la nostra ordinanza».
I dati parlano di un numero sempre più alto di ragazzi che bevono troppo. Non più solo nel fine settimana, non più solo una birra in compagnia. «Sono in commercio drink con grandi quantità di alcol che fanno male e provocano dipendenza», accusa Landi. Per questo motivo i suoi uffici inizieranno a studiare una proposta da portare in giunta in tempi rapidi. Il modello monzese - che sarà in vigore dal primo luglio - prevede una multa fino a 500 euro per chi vende alcolici (la somministrazione è già proibita) ai minori di 16 anni, divieto che vale anche per le macchinette distributrici. Un provvedimento necessario, ha spiegato l´assessore alla Sicurezza Massimiliano Romeo, «anche perché l´uso di alcol può causare aggressività che spesso sfociano in vandalismi e disturbo della quiete pubblica». Un´iniziativa che ora potrebbe fare scuola.
«Sono d´accordo e sottoporrò la questione al primo cittadino - dice il vicesindaco Riccardo De Corato - anche se è diverso applicarla a una città di 1 milione e 300mila residenti rispetto a una che ne ha 120mila». A Milano c´è già l´ordinanza che multa il consumo di bevande alcoliche in luoghi pubblici che causi situazioni di degrado o di pericolo: da inizio anno i vigili hanno staccato 59 multe da 500 euro. Proprio su questi numeri si concentra la polemica del consigliere del Pd, Pierfrancesco Maran: «È l´ennesima proposta destinata a restare sulla carta, come il divieto per le sigarette, e i dati sulle multe lo confermano. Inutile moltiplicare ordinanze se poi non si è in grado di farle rispettare».
Guarda all´aspetto della sicurezza l´assessore alle Attività produttive, Giovanni Terzi: «Non si tratta di proibizionismo ma di attenzione ai giovani - dice - sono per la vita notturna e la libertà di divertirsi, ma per i ragazzi l´alcol è un problema serio». Il capogruppo della Lega Matteo Salvini propone: «I negozianti potrebbero chiedere i documenti a chiunque voglia comprare alcolici e non venderli a minorenni e clandestini che poi si ubriacano nei parchi». Porta la disponibilità dei negozianti, infine, Giorgio Montingelli dell´Unione del commercio: «Sarebbe un provvedimento molto civile e avrebbe la nostra collaborazione».