Milano: alcol vietato nelle mense dei dipendenti comunali
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Alcol vietato nelle mense dei dipendenti comunali: Palazzo Marino non vuole essere complice. Se vigili, autisti, educatrici, assistenti sociali vogliono bere vino o birra a tavola con il rischio di mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella altrui facciano pure, ma non con la benedizione del datore di lavoro. Una nuova disposizione firmata dal direttore generale Giuseppe Sala recepisce una legge del 2001 in materia di alcol e stabilisce il divieto di assunzione di bevande alcoliche per chi esercita attività delicate. I badge che garantiscono la possibilità di consumare il pasto verranno così modificati e a tali categorie non sarà più consentito in pausa pranzo il bicchiere di vino (25 cl al giorno) o i 33 cl di birra.
La novità non è piaciuta ai vigili, che non si ritrovano nel ruolo di «ubriaconi». «Un'iniziativa tanto totalitarista quanto inutile- attacca Daniele Vincini, segretario del Sulpm- che peraltro non risolve il problema. Anzi, aumenta la possibilità di consumare le stesse bevande a pagamento in quantità maggiore. La legge chiede anche di favorire l'educazione sulle conseguenze del consumo e dell'abuso di alcol, ma su questo il Comune non ha fatto nulla. Non è vietando che si risolvono i problemi». Per l'amministrazione è un primo passo. Verso il potenziamento di «iniziative di carattere preventivo sui corretti stili di vita». Il comune di Trento il divieto l'ha già adottato. Napoli e Venezia lo stanno facendo. Da un anno e mezzo un'analoga procedura è applicata in Atm. Come dire: se un dipendente pubblico beve al di fuori dell'orario è affar suo, ma mentre lavora è affare di tutti.