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Milano, convegno: "Gioco d'Azzardo, il Pensiero che da i Numeri"

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Gioco d'azzardo: la situazione in Italia
Venerdì 14 ottobre a Milano, presso l'Acquario Civico, si terrà un importante seminario di respiro internazionale, "Gioco d'Azzardo, il

Pensiero che da i Numeri", sul problema della dipendenza da gioco d'azzardo.
È organizzato da ALEA - Associazione per lo studio del gioco d'azzardo e dei comportamenti a rischio, con il patrocinio del Comune di Milano

e di altre prestigiose società scientifiche e associazioni che da molti anni si occupano specificamente di tale fenomeno, oltre che con l'

accreditamento presso l'Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia.
ALEA si è costituita nel 2000 e riunisce i maggiori esperti italiani del settore al fine di studiare e promuovere sul gioco d'azzardo

patologico un'informazione laica, svincolata da lobby e interessi economico/politici e proporre stimoli formativi e culturali nell'ambito

della prevenzione e del trattamento della dipendenza da gioco d'azzardo.
Questo seminario, gratuito, ha proprio l'obiettivo di coagulare l'interesse degli operatori e delle istituzioni milanesi e lombarde su questa

emergenza, che sta coinvolgendo in modo altamente problematico in tutto il paese quasi un milione e mezzo di abitanti, e a Milano città quasi 50.000, senza distinzione di età, nazionalità ceto sociale e sesso.
Si parlerà in particolare della situazione italiana, si avrà modo di sperimentare con un fisico e un matematico quante sono le reali

probabilità di vincere giocando d'azzardo al di là dei miraggi pubblicitari, e nel pomeriggio verrà dato ampio spazio allo studio clinico

delle distorsioni cognitive che si presentano nei giocatori d'azzardo e che richiedono mirati interventi riabilitativi.
Relatori della giornata saranno accreditati professionisti italiani e stranieri: Avanzi, Bellio, Bowden-Jones, Canova, Capitanucci, Fiorin,

Prever, Rizzuto, Zerbetto e Zita.
La risposta degli operatori non si è fatta attendere: i 100 posti disponibili sono già esauriti da metà settembre, e vi è una lista di attesa

di altri quaranta professionisti, segno che il problema sta arrivando silenziosamente ma in modo dirompente all'attenzione dei servizi di

cura.
Il gioco d'azzardo è un fenomeno sociale in rapida ascesa che recentemente sta suscitando l'attenzione degli operatori psicosociosanitari,

che raccolgono crescenti richieste di aiuto di cittadini e dei loro familiari incappati nel gioco eccessivo con le inevitabili drammatiche

conseguenze (crisi familiari, indebitamento e usura).
Ultimamente anche la cronaca nera si occupa spesso di gioco patologico, non solo per i reati contro il patrimonio ad esso connessi, ma anche

per i frequenti atti autolesivi dovuti alla disperazione (suicidi) e perfino per omicidi .
Di questi giorni la notizia choc di un fatto avvenuto proprio a Milano: "Uccisa per un prestito di 20 euro". Per apparenti futili motivi un

immigrato ha accoltellato e ucciso una signora di 70 anni; giallo incomprensibile finché non emerge la dipendenza da gioco, insieme all'uso

di shaboo (una droga eccitante tipo metamfetamina); questo a fianco di una delle sale Bingo più note di Milano.
In Italia il volume di affari intorno al gioco toccherà quest'anno gli 80 miliardi di euro, pari al 67 % di tutto il denaro giocato in

'Europa..
Gli italiani quindi, in un momento di crisi, a fronte di una diffusione capillare sul territorio di postazioni di gioco e una pervasiva

pubblicità, affidano i loro soldi al caso, piuttosto che risparmiare o investirli in beni di consumo.
Questo meccanismo, tipico dei momenti di flessione economica, fa si che l'economia, già in crisi,
non decolli.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)