Milano: fa ubriacare il cane con la vodka, arrestato
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L'animale ha rischiato di morire, ma è fuori pericolo. Accuse di droga per il proprietario
Fa ubriacare il cane con la vodka, arrestato
Dietro le sbarre un 49enne americano che aveva costretto il suo volpino a ingurgitare un bicchiere di superalcolico
MILANO - Esagerare con l'alcol porta sempre a guai e lui è finito dietro le sbarre. Ma a farlo finire in galera non è un'accusa di ubriachezza molesta: il signor Harold Shrier, un 49enne americano, dovrà rispondere di crudeltà sugli animali. La sua colpa è quella di aver fatto bere vodka al proprio cagnolino, un volpino di Pomerania che per questa bravata ha rischiato di morire. Ma negli Usa le leggi contro la violenza sugli animali sono prese in seria considerazione e così quando la polizia lo ha fermato e ha capito quello che era successo, per lui si sono subito aperte le porte del carcere di Helena, città del Montana teatro di tutta la vicenda. L'uomo è stato rinchiuso con un addebito pesante e una richiesta di cauzione di ben 30 mila dollari.
COSTRETTO A BERE - Secondo quanto ha raccontato il quotidiano locale, l'Independent Record, l'episodio risale allo scorso primo marzo. Attorno alle 23,30 la polizia del dipartimento di East Helena ha risposto ad una chiamata che segnalava una sospetta intossicazione di un cane in un bar della città. Al loro arrivo gli agenti hanno trovato il piccolo Arly, un batuffolo di meno di dieci kg di peso, in evidente stato di malessere: non riusciva a reggersi sulle zampe, faticava a muoversi in linea retta, continuava a cadere. Il cane, secondo il racconto di alcuni testimoni, è stato costretto a bere all'esterno del locale un bicchiere di vodka da un bicchiere di plastica.
I PRIMI SOCCORSI - Gli agenti hanno fermato il proprietario e hanno subito portato il quattrozampe presso una clinica veterinaria dove la dottoressa Michelle Richardson ha subito eseguito un prelievo di sangue. Analizzato all'ospedale St Peter, il campione ha evidenziato una concentrazione di alcol dello 0,348 per cento, poco al di sotto dello 0,4 considerato come possibilmente fatale già per un essere umano e più di quattro volte superiore al limite di 0,08% stabilito come limite per chiunque sieda al volante di un veicolo. Insomma, una percentuale altissima per il piccolo cane.
AVVELENAMENTO ALCOLICO - «In 20 anni di attività non ho mai visto un cane con un tale livello di avvelenamento» ha detto la dottoressa Richardson, che ha riferito di avere avuto a che fare altre volte con animali che inavvertitamente avevano ingoiato dolci ripieni di liquore o che avevano leccato i fondi di lattine di birra abbandonate, ma mai con episodi di intossicazione intenzionale. Arly è rimasto ricoverato alcuni giorni, ora dovrebbe essere fuori pericolo. E' stato affidato ad un rifugio gestito da un'associazione ed è in attesa di conoscere la sua sorte. Molto dipenderà anche da quella del suo padrone che non dovrà rispondere solo del reato di crudeltà sugli animali: in una borsa trovata per terra vicino al luogo in cui è stato arrestato gli agenti hanno trovato diverse pillole di stupefacenti e lo incriminato anche per possesso di droga.
Al. S.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)