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Milano: il Politecnico sfida la dipendenza da gioco con lezioni di matematica per 2mila studenti

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Gioco d'azzardo, il Politecnico sfida la dipendenza con lezioni di matematica per 2mila studenti


di Alberto Magnani


Se lo capisci, lo eviti. Il Politecnico di Milano sfida il gioco d'azzardo patologico con la più ostica delle (sue) avversarie: la matematica. BetOnMath, il percorso ideato dai ricercatori dei laboratori di Modellistica e Calcolo Scientifico (Mox) e di Formazione, Didattica e Sperimentazione (Fds) del Dipartimento di Matematica, cura alla radice i germi della ludopatia con un itinerario di formazione e sensibilizzazione sui banchi delle scuole superiori. L'iniziativa, già sperimentata su un gruppo pilota di 22 insegnanti di matematica e 400 studenti, si allargherà nell'edizione al via ad ottobre fino a una "super classe" di 80 docenti e quasi 2mila allievi.


La matematica anti-dipendenza si insegna a scuola
Il progetto sta tutto nel nome, "Bet-on-math": scommetti sulla matematica,
come vaccino dagli abusi di gioco che non fanno sconti tra generazioni. Il percorso didattico, rivolto agli insegnanti e alle rispettive classi, fornisce gli strumenti per un'interpretazione più ragionata dei meccanismi probabilistici e decisionali che stanno alla base della dipendenza. Il ragionamento è semplice: se le carte sono scoperte prima di iniziare, il "brivido" del gioco può restare – appunto - un brivido. Non sempre di piacere, visti i numeri di un fenomeno che ha movimentato quasi 85 miliardi di euro nell solo 2013 ... «Non si tratta di dire cosa è bene e cosa è male. Vogliamo solo fornire delle basi che permettano di capire a una fetta importante di popolazione cosa fa e perché lo fa» spiega Nicola Parolini, ricercatore di Analisi Numerica al Politecnico di Milano. La passione (smodata) per il gioco attecchisce su qualsiasi fascia d'età. E se si parla di giovani, come nel caso di BetOnMath, l'attività non può che essere di prevenzione: «La dipendenza copre, in maniera uniforme, tutte le fasce d'età. Il nostro intento è quello di proporre un percorso che anticipi il problema, un paradigma formativo e informativo sulla questione – spiega Parolini - Abbiamo tenuto che questo progetto arrivasse agli insegnanti, perché il modo più organico è sensato non è andare noi nelle classi – ma formare i docenti, che a propria volta formeranno i ragazzi».


I "trucchi" del gioco. E come smascherarli
Ma quali sono i concetti che difendono dalla ludopatia in maniera – è il caso di dirlo - "matematica"?
«Quelli che cerchiamo di spiegare sono soprattutto due: la bassa probabilità di vincere e l'iniquità del gioco stesso – evidenzia Parolini -. La bassa probabilità perché bisogna ricordare che le vincite che attraggono (dalle lotterie alle schedine) sono sempre e comunque improbabili: insomma, il cosidetto "senso del numero". Non facciamo sempre questo esempio: vincere al Superenalotto è probabile quanto entrare, bendato, in un Maracanà riempito da 600 milioni di palline e trovare l'unica (!) di colore rosso». E l'iniquità del gioco? «È l'aspetto più critico da far capire: tutti i giochi d'azzardo sono iniqui perché ridistribuiscono in premi solo una parte della quota raccolta. Tanto che l'unico modo per "rischiare" di vincere è giocare una volta sola: il gioco metodico, contrariamente al pensiero comune, abbassa la probabilità di vincita».


I numeri (e il Politecnico) contro le dipendenze
I trucchi del caso fanno il resto. Dalle installazioni sulle macchinette in là:
«Pensiamo solo all'idea della "quasi vincita": se uno gioca alla slot machine e perde per poco, la macchina produce dei suoni che sono vicini a quelli emessi quando si vince. Così uno non può che pensare: ecco, ci sono quasi... Lo stesso vale per il gratta e vinci, quando inseriscono sequenze numeriche che si avvicinano a quelle vincenti. Fa parte del prodotto, è chiaro. Ma è bene sapere come funziona!». Il progetto è tra i nove vincitori 2013 di Polisocial Award, il contest per ricerca a fini sociali organizzato dall'ateneo di Piazza Leonardo con il supporto della Fondazione Politecnico. La matematica al servizio del sociale? Di certo, a fine corso (settebre 2015) i contenuti saranno disponibili su una piattaforma gratuita.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-07-16/gioco-d-azzardo-politecnico-sfida-dipendenza-lezioni-matematica-2mila-studenti-181123.shtml


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)