Milano: "Io, 15 anni, così ho aggirato i divieti"
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Tre ore in giro per bar, supermercati e baracchini. Un tour cittadino all'ora dell'aperitivo per capire se l'ordinanza che vieta l'alcol sotto i 16 anni sia o meno rispettata. Il protagonista è Tommaso, 15 anni, che dalle 18 alle 21 ha girato Milano in motorino chiedendo birra e superalcolici in dieci locali. Il risultato: in otto posti nessuno ha chiesto di vedere i documenti e ha servito gli alcolici senza fare una piega. In bottiglie di vetro, bandite in molte zone
di Franco Vanni
Quando finalmente un barista gli chiede la carta d'identità, Tommaso ci rimane quasi male: «Per favore non essere fiscale - dice all'uomo dietro il banco - a Milano fai così solo tu». All'indomani dell'ordinanza che vieta l'alcol sotto i 16 anni, Tommaso, che ne ha 15, ha provato a chiedere birra o vodka in dieci fra bar, supermercati e baracchini in città. Risultato: in otto casi nessuno gli ha chiesto il documento di identità. Un aperitivo da record, su e giù dalle circonvallazioni, finito con il bauletto del motorino carico di bottiglie. Dalle 18 alle 21, in piena fascia di happy hour, per testare sul campo quanto il nuovo divieto deciso dalla giunta Moratti sia applicato.
Il primo barista, al Chiringuito in piazza Risorgimento, scruta Tommaso e la butta lì: «Tu hai diciotto anni, vero?», chiede sorridendo. Risposta pronta: «Certo». La Heineken arriva, grazie e arrivederci. Seconda tappa: il Fresco Bar in viale Montenero, locale da trentenni con palmette e bell'arredo. Tommaso sfila il casco prima di entrare, chiede Corona in bottiglia, il barista non si preoccupa dell'età del cliente ma del suo portafogli: «Guarda che qui di fianco costa meno». Lui non fa una piega: «Ho sete, non si preoccupi». Appoggia i cinque euro sul bancone e prende la sua birra. Proseguendo verso le Colonne di San Lorenzo, fa una sosta in viale Sabotino. Il locale si chiama Refeel, camerieri in livrea grigia aspettano alla porta, studentesse bocconiane scherzano ai tavolini. Tommaso si infila, punta la cameriera mora, fa la solita richiesta. Sette euro e via, la birretta scivola nel baule. Se anziché archiviarle avesse deciso di berle, Tommaso sarebbe a quota tre, «forse non abbastanza per stare male - dice - ma senz'altro troppe per guidare il motorino».
Slega lo scooter e punta sul bar-tabacchi in corso di Porta Ticinese. Lì le birre te le prendi da solo, allineate nel frigo all' ingresso. La cassiera è al telefono, nemmeno presta attenzione a chi ha davanti. Incassa e fa un cenno di saluto con la mano. Doppia violazione: oltre a non potere vendere birra agli under 16, in zona Ticinese un'ordinanza vieta in generale di servire bevande in contenitori di vetro. Sono le 19.30, giro di boa del tour de force alcolico di un ragazzo che ha appena finito la quarta ginnasio. Sbrigata la pratica anche al bar Iguana, a due passi dalle Colonne, si cambia: dopo tanta birra (siamo a quota cinque), Tommaso decide di comprare una bottiglia di vodka al supermarket. Sceglie il Pam di via Olona, zona Sant'ambrogio. Si avvicina allo scaffale, prende la bottiglia più economica e con solo quella in mano si mette in fila dietro a un anziano. Arriva il suo turno. «La cassiera mi ha squadrato - racconta - magari il dubbio che io non avessi sedici anni le è venuto». Fatto sta che dopo l'occhiataccia, la bottiglia scivola sul lettore di codici a barre. Nel bauletto del motorino, dopo una sosta al baracchino di parco Sempione in viale Alemagna, le bottiglie diventano sette. E finalmente, per il quindicenne assetato, arriva il primo stop: «Quando mi hanno chiesto il documento non ci volevo credere - dice - oramai avevo preso l'abitudine». Invece niente. Tommi alla richiesta dei documenti prende tempo, abbozza scuse, ma la risposta del barista è secca: «Ci dispiace ma non possiamo darti nulla». Il bar è il Marilù in corso Sempione, dove fino a pochi giorni fa vendevano chupito a un euro per attrarre proprio i giovanissimi. Ma con il nuovo divieto i gestori si sono adeguati. Hanno anche sistemato di fianco alla cassa una pila dei volantini stampati dal Comune con lo slogan "L'alcol può distruggere il tuo futuro".
Sono le otto e mezzo di sera. Per consolarsi dalla birra negata, Tommaso fa un passo a Cadorna e al baracchino di fronte alla stazione. Al venditore straniero dietro al banco, il sospetto che l' età non sia quella giusta viene: «Quanti anni hai?», chiede. Alla risposta, «diciassette», decide di fidarsi e incassare i 2.50 euro. L'ultima visita in programma, per comprare una bottiglia di rhum, è all'Esselunga di viale Papiniano. Tommaso riprova la trafila che al Pam aveva funzionato: arraffa la bottiglia dallo scaffale, si mette in coda, aspetta il suo turno e sorride alla cassiera. Ma la donna in divisa blu questa volta è inflessibile: «Voglio vedere un documento». Lui ci prova: «Ma non basta avere sedici anni?», chiede. E lei, un po' brusca: «A me basta il documento».