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Milano: popolo delle discoteche, baby alcolisti già a 12 anni

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A Milano col popolo delle discoteche. "Baby alcolisti anche a dodici anni"

Viaggio nei locali dei giovanissimi. I ragazzi, per aggirare i divieti , comprano le bottiglie prima di entrare. "Whisky e gin sono le prime droghe che girano qui dentro". "Ma spesso il barista ti versa da bere anche quando non potrebbe"

Sbucano dalla metropolitana un´ora prima che la discoteca apra. Hanno il biglietto per entrare e una bottiglia di vodka che passa di mano in mano. A turno si fermano, smettono per un attimo di fumare e bevono lunghi sorsi. Sono ragazzi e ragazze. Hanno tutti meno di quattordici anni, uno - cugino del più grande - non ne ha compiuti ancora undici. Dicono di arrivare in treno da Bollate, comune dell´hinterland a nord di Milano. Qualcuno va a scuola, qualcun altro non più. Sono in una folla di quasi bambini usciti dalla metropolitana Garibaldi, uno sciame di rumore e allegria che rallenta il traffico fino al tempio del loro divertimento settimanale, lo Shocking. Due sale nella pancia del Teatro Smeraldo, a due passi da corso Como, cuore della movida milanese, alle 15 la discoteca si riempie ogni sabato pomeriggio di oltre seicento studenti, quasi tutti tra i dieci e i quindici anni, pochissimi più grandi. Aspettano fuori spingendo contro le transenne, mentre poco più là qualcuno beve ancora e nasconde i liquori in zainetti che all´ingresso nessuno controlla.

Sono giovanissimi. Da quando nei locali non si vendono più alcolici, gli angoli di corso Garibaldi e corso Como sono bar all´aperto per sballarsi con la vodka comprata nei supermercati, con il gin fatto sparire dal salotto di genitori distratti, con litri di birra venduta dai baracchini all´aperto. «Per carburarsi prima». Le bottiglie si svuotano fuori o si nascondono dentro. E da quando le discoteche arruolano ragazzini anche di dieci anni come pr per distribuire i volantini ai loro coetanei, l´età media di chi beve ed entra è sempre più bassa. Una struttura multilevel dove si guadagna in base ai "paganti" che porti dentro, e che scatena risse tra pr nelle scuole e in metropolitana per accaparrarsi fino all´ultimo i clienti.

«Qui entrano solo gli sfigati», dice Luca, che a sedici anni considera "mocciosi" quelli che vanno allo Shocking il sabato pomeriggio. «Noi qui veniamo solo a scavallare (rubare, ndr) questi sfigati. Tu vai e dici: "Questi occhiali diventano miei". Loro te li lasciano, poi vanno dai gestori e piangono. Il sabato dopo sono di nuovo qui a farsi fregare». Luca ha una cresta di capelli che svetta in mille direzioni, un paio di occhiali firmati, i vestiti trasandati ma costosi. «Vivo in corso Buenos Aires, lui - e indica l´amico - è figlio di un politico. Mica lo facciamo per soldi, solo per divertirci. Il sabato, o il lunedì quando questi ragazzini vengono pagati». Sabato Daniel, quindici anni, ha fatto 218 ingressi. Per ognuno ha preso tre euro e 50: 763 euro. Dopo aver lasciato qualcosa ai pr che controlla, avrà guadagnato centinaia di euro.

 

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://milano.repubblica.it/dettaglio/a-milano-col-popolo-delle-discoteche-baby-alcolisti-anche-a-dodici-anni/1374887