Milano: Sesso e Aids, ora a rischio anche i giovanissimi
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Sono giovani. Sono sessualmente attivi, ma terribilmente irresponsabili rispetto alle malattie che si possono contrarre durante l'atto sessuale. I ragazzi milanesi non usano il preservativo. È sufficiente trascorrere una mattinata all'ambulatorio del Centro malattie a trasmissione sessuale del Policlinico per rendersene conto. «Esiste un grave problema di salute sessuale negli adolescenti di Milano - spiega il professor Marco Cusini, responsabile del Centro -. Tra i giovani sono in netto aumento le infezioni virali. Abbiamo tanti casi di clamidia, herpes genitale, ma vedo un preoccupante aumento del papilloma virus che se non viene opportunamente curato e diagnosticato può portare al tumore». Una delle infezioni più sottovalutate è la Clamidia, provocata dal batterio Chlamidia trachomatis che di solito non dà sintomi e che perciò può agire indisturbata fin dall'adolescenza causando, in epoca riproduttiva, seri problemi di infertilità alle giovani che desiderano un figlio.
Ad essere più colpite dalle malattie trasmesse sessualmente sono le ragazze, «ma non nascondo che negli ultimi mesi ho visto almeno 10 giovani sotto i 22 anni che hanno contratto il virus dell'Hiv. E non tutti erano omosessuali. È un campanello d'allarme - dice Cusini - che ci deve obbligare a prendere subito misure precauzionali mirate». Per sensibilizzare i ragazzi sull'importanza di usare il preservativo scende in campo anche la Croce rossa. La sezione pionieri, quella dei giovanissimi dunque, sabato sera entrerà nelle vie della movida milanese per distribuire gratuitamente condom e materiale informativo. «Saremo in piazza Sempione e alle Colonne di San Lorenzo - spiegano alla sezione della Croce rossa milanese - i due posti maggiormente frequentati dai ragazzi. Vogliamo spiegare loro che o si pratica l'astinenza o si usa il preservativo». La distribuzione inizierà alle sette di sera e accompagnerà il popolo delle notte fino alle ore piccole.
«I più a rischio sono i ragazzini nella fascia d'età fra i 13 e i 17 anni - spiega ancora Marco Cusini -. L'età dei primi rapporti continua ad abbassarsi, si è passati dai 16,8 ai 16,2, vuol dire che una parte di loro comincia ad avere rapporti sotto i 15 anni, e questa è l'età più vulnerabile. Purtroppo tra i nostri ragazzi è molto in vigore il sex for fun piuttosto che il sex for love». Una promiscuità di rapporti non protetti che spesso va di pari passo con il consumo di alcol. «Abbiamo registrato una crescita direttamente proporzionale fra queste due componenti: più cresce il consumo di alcol tra i giovani, più aumentano le malattie a trasmissione sessuale». Più bevono più diventano incoscienti verso se stessi. «In Inghilterra dove al nocciolo di questo problema ci sono arrivati prima di noi trattano alcol e sesso tra i giovani come due facce della stessa medaglia - spiega ancora Cusini -. Dovremo prendere la stessa direzione».