Milazzo (ACAT): "Noi siamo sordi e ciechi finché la tragedia non ci entra in casa!"
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Nino Milazzo (Vice Presidente ACAT Federiciana Nord Barese) invita a riflettere sui dati delle tragedie causate dall'abuso di alcol soprattutto tra i giovani.
"Nel primo week-end di Luglio sono morte 38 persone sulle strade italiane, ma non ci saranno cerimonie pubbliche di cordoglio né funerali di stato come a Viareggio: rimarrà il dolore delle famiglie distrutte e l'inizio del calvario delle procedure giudiziarie che favoriscono l'imputato ma non le vittime. I feriti sono stati 860 e almeno il 20 per cento diventerà inabile totale.
Il bollettino della polizia stradale fa rilevare, in puro stile burocratico, che rispetto al primo week-end dell'anno scorso si rileva una diminuzione dei morti (da 44 a 38), degli incidenti totali (da 1193 a 992) e dei feriti (da 1073 a 860).
Possiamo essere contenti di questa tendenza al decremento?
Credo proprio di no! L'incidente non può diventare nella nostra cultura un evento ordinario, un rischio calcolato per chi, su qualsiasi strada, conduce un veicolo a motore, va in bici o è un pedone.
Noi siamo sordi e ciechi finché la tragedia non ci entra in casa! Non fa neanche notizia il dato statistico del bilancio medio giornaliero del 2007 con 633 scontri stradali, 14 morti e 833 feriti.
Scrive Elena Voldini nel suo libro "Strage continua": "Ho scoperto che negli ultimi dieci anni in Italia è scomparsa una città delle dimensioni di Pavia o di Asti, Grosseto, Caserta, ... vale a dire una città di ottantamila persone". E noi cosa facciamo? Lo stato cosa fa?
Stanno aumentando i controlli delle forze dell'ordine sulle strade perché l'alterazione dello stato psicofisico dato dall'alcol e dalle droghe determina almeno il 50 per cento degli incidenti.
Ho ascoltato ragazzi arrabbiati contro la polizia che per una alcolemia di 0,6 gli è stata tolta la patente e sono stati obbligati a fare un percorso di esami ematochimici e di visite mediche di controllo per riaverla.
Ho ascoltato un gruppo di giovani che in un incontro informativo sull'alcol dell'ACAT Federiciana si sono ribellati alla affermazione che con due bicchieri di vino o due lattine di birra a digiuno si può superare abbondantemente il limite legale per la guida di 0,5 e che bisogna tener conto dell'età, del peso corporeo e del sesso.
Mi sono reso conto che molti non sanno quali conseguenze provoca sul fisico il vino o la birra e che vengono ritenuti alcolici solo i superalcolici.
Ho osservato coloro che affermavano di "reggere bene" l'alcol e si potevano fermare quando volevano per non perdere il "proprio controllo" con qualche "bicchierino di troppo".
Ho letto ai ragazzi la tabella ministeriale dell'alcolemia riferita ad un uomo di 70 kg di peso o di una donna di 60 Kg di peso a stomaco pieno:
- con 0,1-0,2 (un bicchiere) si ha una iniziale sensazione di ebbrezza, iniziale riduzione delle inibizioni e del controllo; affievolimento della vigilanza, attenzione e controllo; iniziale riduzione del coordinamento motorio; iniziale riduzione della visione laterale; nausea
- con 0,3-0,4 (2 bicchieri per l'uomo, 1 bicchiere e ½ per la donna) si ha sensazione di ebbrezza, riduzione delle inibizioni, del controllo e della percezione del rischio; riduzione della capacità di vigilanza, attenzione e controllo; riduzione del controllo motorio e dei riflessi; riduzione della visione laterale; vomito.
I ragazzi hanno incominciato a riflettere su queste leggi e sui controlli che non sono per fare cassa ma per mettere dei limiti e dare più sicurezza sulle strade.
È stato sottolineato il dato accertato che il 97 per cento degli incidenti sono causati dal comportamento scorretto del guidatore e questo sicuramente è influenzato anche dall'alcol, dagli stupefacenti e dai farmaci.
Le testimonianze di alcuni alcolisti in trattamento che frequentano i nostri club hanno fatto sgretolare il castello di certezze di molti giovani sicuri dei loro stili di vita e del controllo presunto di autoregolazione o "moderazione" sul bere.
Abbiamo bisogno di molta informazione e confronto sul tema dell'alcol e ringraziamo coloro che ce ne danno l'opportunità.
L'ACAT Federiciana rimane a disposizione dei gruppi che vogliono avere un confronto telefonando al NUMERO VERDE 800.59.75.45; a Giafranco 349.145.44.08; a Nino 333.210.49.83.
Per approfondimenti personali consultate il blog: acatfedericiananordbarese.blogspot.com