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Ministero della Salute: attenzione al consumo di alcol durante la gravidanza

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Alcol in gravidanza: meglio di no

Alcol in gravidanza: meglio evitare! Il Ministero della Salute aggiunge alle sette azioni per il benessere di mamma e bambino, un’ottava: “Non bere alcol in gravidanza e durante l’allattamento”.
Il problema dell’alcol in gravidanza è ancora sottovalutato dalle donne italiane: le statistiche affermano che, circa il 67% delle donne, continua ad assumere alcol nel corso di una gravidanza e nel corso dell’allattamento.
Forse la ragione è che siamo ancora poco consapevoli di quali e quanti possano essere gli effetti dannosi sul feto e sul bambino.
“Quando una donna beve in gravidanza e in allattamento, anche il suo bambino “beve” con lei” (fonte: Ministero della Salute): quando una donna incinta beve, l’alcol attraversa la placenta ed arriva direttamente al feto, con una concentrazione quasi uguale a quella della mamma che ha bevuto. Il feto e il bambino, non hanno gli enzimi necessari per metabolizzare l’alcol e, così, subiscono tutti gli effetti dannosi dell’assunzione di alcol: sia a livello fisico, che a livello intellettivo. A livello fisico, l’assunzione di alcol può arrecare malformazioni al feto e, a livello intellettivo, può generare ritardo mentale.
Durante i primi 10-15 giorni dal concepimento, si formano gli organi vitali del feto (cuore, cervello e scheletro): è facile immagine quanto possa essere dannoso bere alcol, anche quando una donna non sa ancora di essere incinta.
Poiché, inoltre, non è possibile fissare una dose minima di alcol da considerare pericolosa in gravidanza, il Ministero della Salute raccomanda un’astensione totale.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)