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Modena: alcol fra i giovani, in campo i genitori

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Alcol fra i giovani, in campo i genitori
L'annuncio dei comitati per la sicurezza: «Indagheremo fra i nostri figli e denunceremo chi lo vende ai quindicenni»
L'alcol dilaga fra i giovani e i genitori si mobilitano per scoprire e denunciare quali sono i locali che lo smerciano ai giovanissimi o che

fanno vendita violando la legge. L'iniziativa è dell'Unione comitati cittadini per la sicurezza, che ha avuto un incontro in municipio con il

sindaco Giorgio Pighi, l'assessore alla sicurezza Antonino Marino e il comandante della polizia municipale Franco Chiari. «Anche a Modena -

spiegano Stefano Soranna ed Elis Ranuzzini dell'Unione comitati - il dilagare del consumo di alcolici fra i ragazzi sembra ormai fuori

controllo. Un fenomeno che, con il tempo, potrebbe diventare un grave problema sociale, creando pericoli enormi per la nostra collettività».
I dati pubblicati recentemente dal Servizio dipendenze patologiche di Modena evidenziano già un incremento delle dipendenze da alcolici e,

soprattutto, l'abbassamento dell'età di chi per la prima volta consuma, e a volte abusa, di bevande alcoliche. Dati preoccupanti - affermano

i comitati di Sant'Agnese, Modena Est, Quattroville, Villaggio Zeta e Gramsci - ma che non fotografano in tutta la sua gravità il fenomeno:

le cifre «rappresentano solo le prime avvisaglie degli effetti dovuti all'ondata montante di consumo semilibero. Effetti che diventeranno

evidenti solo fra qualche anno quando per molti modenesi che ora sono ragazzi il consumo si sarà trasformato in dipendenza. Oggi, infatti, il

consumo di alcolici è entrato nell'uso quotidiano di tanti giovani, quasi fosse una moda irrinunciabile, una moda che si va sempre più

diffondendo. E, purtroppo, tutto ciò avviene pubblicamente tanto che non sono pochi i luoghi di ritrovo dove i giovanissimi possono consumare alcol con estrema facilità». Proprio su questi locali faranno "indagini" i genitori impegnati nei comitati.
Anche perchè, sospengono, i controlli delle forze dell'ordine e dei vigili urbani in particolare sono inadeguati al dilagare della "moda

alcolica": «Noi riteniamo intollerabile che questa sorta di rito di prematura iniziazione all'uso di alcol avvenga fra l'indifferenza

generale e nel totale disprezzo delle norme. Per tali motivi abbiamo evidenziato al sindaco che i controlli eseguiti nella nostra città sono

troppo sporadici per fare emergere la dimensione del fenomeno e contenerlo».
I comitati hanno quindi annunciato agli amministratori «l'intenzione di raccogliere informazioni dai nostri figli e dai loro amici sui luoghi

dove anche i giovanissimi possono consumare alcolici senza alcuna difficoltà». Una iniziativa che vuole essere di monito per gli esercenti ed

i gestori che forniscono alcolici senza preoccuparsi dell'età del cliente: «Coloro che violano la legge sono quindi avvertiti: metteremo a

disposizione delle istituzioni le informazioni eventualmente raccolte. Non è accettabile - concludono i comitati - vedere consumare alcol da

parte di quindicenni che non hanno consapevolezza dei rischi che derivano da un bere non responsabile».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)