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Modena: controlli anti-alcol, nella pattuglia anche lo psicologo

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Controlli anti-alcol: nella pattuglia anche lo psicologo
Un suicida salvato dopo un controllo anti-alcol sulle strade, grazie al coordinamento delle forze dell'ordine e alla tempestiva segnalazione

della famiglia. È una storia a lieto fine quella illustrata ieri nel corso di una conferenza stampa in Questura e che ha spinto i dirigenti a

ribadire obbiettivi e metodi di lavoro delle pattuglie integrate dai sanitari del Sert. «L'aspetto repressivo è quello più visibile - ammette

la dirigente Valeria Cesarale, - ma anche quello meno importante. Non cerchiamo le multe a tutti i costi, dall'una di notte sino all'alba, ma

cerchiamo di trovare chi si mette alla guida in piena notte dopo aver bevuto abbondantemente, incurante delle conseguenze». «Se qualcuno

vuole alzare il gomito non facciamo del moralismo - le ha fatto eco Eugenio Di Ninno, medico e dirigente dell'ufficio sanitario della

Questura - L'importante è che scatti l'abitudine a non mettersi al volante in condizioni di incoscienza o di capacità limitate». Da questo

punto di vista l'operazione dell'altra sera è stata da manuale. «Il Comune aveva chiesto di organizzare un servizio di controllo notturno

sulla via Emilia, nella notte tra il 18 e 19 giugno - ha spiegato l'assessore di Castelfranco, Barbara Padovan - Spesso nel fine settimana la

viabilità notturna diventa più che pericolosa per colpa di automobilisti incoscienti. I nostri vigili hanno aderito con entusiasmo». Su un

centinaio di automobilisti fermati cinque sono risultati positivi all'alcol test e un diciannovenne è pure stato trovato sotto effetto di

stupefacenti. In totale, da quanto è iniziata nel luglio scorso la campagna mirata di controlli, solo gli agenti di Polstrada e Polizia hanno

sequestrato 120 patenti. Dopo il pre-test sono stati raccolti campioni organici con gli operatori del Sert ed è stato fatto il verbale per il

sequestro della patente. Lo studente si è fatto accompagnare a casa dagli amici, ma non è mai rientrati. Pochi minuti dopo, attorno alle

4.50, è arrivata la telefonata dei genitori angosciati. Il loro figlio, rilasciato poco prima, aveva chiamato casa nel cuore della notte

dicendo che era sui binari e che voleva farla finita per la vergogna. Nel giro di una mezzora era già stato controllato tutto il tratto

ferroviario tra Modena e Bologna, grazie alla collaborazione di tutte le forze dell'ordine disponibili, carabinieri compresi; a poca distanza

da Castelfranco è stato ritrovato l'aspirante suicida, che assieme a famiglia e operatori è stato riportato a casa. «Un caso da non

sottovalutare - ha concluso Di Ninno - In media ci sono due, tre casi all'anno di questo tipo in tutta Italia. L'esperienza di supporto

psicologico ci ha aiutato ma questo ci fa capire come in operazioni di controlli anti-alcol serva affinare le risposte e identificare per

tempo i soggetti a rischio»


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)