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Modena: giovani e alcol, ragazzi più responsabili

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Giovani e alcol, ragazzi più responsabili


di Gabriele Farina


Alcol e guida, i giovani modenesi sono sempre più responsabili. È il risultato del progetto "Buonalanotte", finanziato dal Comune di Modena e avviato nel 2000. Degli oltre 33mila giovani contattati, il 90% ha assunto comportamenti responsabili: "consumo" zero o nei limiti, oppure valori oltre la soglia ma nessuna intenzione di guidare. Merito anche dei 1047 interventi adottati dagli osservatori. L'analisi ha riguardato discoteche (35%), feste o iniziative (39%), locali Arci (13%) e birrerie (12,6%)».


Nell'estate 2012 sono stati dieci i gestori che hanno aderito al "Manifesto della Notte Responsabile". «Non possono che essere nostri partner - spiega Fabio Poggi, assessore comunale alle Politiche giovanili - devono scegliere se fare cassa o agire in modo consapevole. Diversi hanno sottoscritto il protocollo, ci stiamo allargando anche ad altri. Non è chiesto loro di rispettare regole, ma di promuovere azioni positive». «I dati - sottolinea Sergio Ansaloni, responsabile del Centro documentazione giovanile comunale che li ha elaborati - dimostrano come negli ultimi anni sia sceso il livello alcolico più alto, cioè superiore al grammo per litro. Nel 2000 erano al 30%, l'anno scorso siamo scesi al 18%, il 15% per i più giovani. Ciò non significa che siano al di sotto dei limiti di legge. Le persone più sensibilizzate sono le ragazze e i neopatentati. I dati sono conformi a quelli della Società Italiana di Alcologia». Tra i comportamenti virtuosi, il "passaggio di chiavi" (nel 32% dei casi), l'attesa per smaltire l'alcol (60%), l'utilizzo di taxi o mezzi pubblici (3%). «Gli operatori hanno il buono taxi - rimarca Ansaloni - ma di rado l'hanno utilizzato. L'1% ha detto di non bere più nel corso della serata».


Il progetto "Bob" ha "premiato" 315 comportamenti sobri in 150 serate. «I giovanissimi - dichiara Franco Mazzotti, osservatore della cooperativa "Il Girasole" - sono quelli che hanno più il senso di onnipotenza. Sino ai 19 anni si registrano valori superiori alla media sino al 46% contro il 49% della media». «Poter provare l'etilometro senza paura di multe - rimarca Laura Boni, osservatrice della "Caleidos" - è molto importante. Il dialogo è quasi sempre rivolto a chi non ha valori troppi elevati e intende evitare di creare situazioni pericolose per sé e per gli altri. Si possono sottoporre tutti, non solo chi guida ». «La prevenzione è una priorità dell'amministrazione - garantisce il vicecomandante della polizia municipale, Patrizia Gambarini - che conduce vari progetti. Verso giugno ne nascerà uno su cosa significa assumere sostanze alcoliche e quali siano le conseguenze civili e penali».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)