Modena, il 15% dei giovani si "sballa" di alcol una volta al mese
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Al via campagna di prevenzione dell'Ausl contro il "binge drinking"
MODENA - Il 15% dei giovani modenesi tra i 18 e i 29 anni si "sballa" con l'alcol almeno una volta al mese. Ma il fenomeno appare ancora più rilevante tra gli adolescenti, dove si arriva a punte del 20%. Sono i dati di alcuni studi sul "binge drinking", ovvero il consumo problematico di alcol: importato dai paesi nordici e diffuso soprattutto fra i giovani, consiste nell'assunzione di più bicchieri di alcolici a stomaco vuoto, nello spazio di poche ore, con lo scopo di raggiungere uno stato di ebbrezza. Contro questa modalità di consumo, così come contro un certo modo di vivere l'aperitivo e l'happy hour, è stata concepita la campagna di prevenzione "C'è modo e modo di essere happy. Alcol, il piacere è nei limiti", ideata dalle Aziende sanitarie modenesi e partita la scorsa settimana con vari appuntamenti in tutto il territorio provinciale.
I nuovi dati relativi all'attività dei sette Centri alcologici distrettuali, diffusi oggi in occasione della presentazione della campagna, dimostrano che l'attività dei servizi impegnati nella cura dei disagi provocati dall'alcol è in aumento: dal 1996, primo anno di vita dei Centri con 189 casi, l'aumento degli utenti è stato costante. Nel 2009 i centri (dove sono all'opera equipe di professionisti formate da medici, psicologi, infermieri, educatori e assistenti sociali per garantire gli interventi di prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi da uso di alcol) hanno offerto consulenze a 1.127 persone con problematiche di consumo di alcol, e hanno seguito con programmi personalizzati 845 persone (640 uomini e 205 donne) con alcoldipendenza; di questi, 236 sono nuovi utenti visti per la prima volta nel corso dell'anno. Rispetto al 2008, l'aumento delle persone prese in carico è stato del 9,3%, cioè 216 in più.
In base ai dati 2008 dello studio "Passi" (acronimo di "Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia"), si stima poi che in provincia di Modena le persone con dipendenza da alcol siano almeno 8.000 e che i consumatori problematici siano non meno di 80.000. Rientrano nel profilo di consumatori ad alto rischio o problematici quei bevitori che eccedono quotidianamente nei consumi dai limiti indicati dall'Oms, cioè per i maschi due unità alcoliche e per le femmine un'unità alcolica al giorno (un'unità alcolica corrisponde a una lattina di birra o un bicchiere di vino o un bicchierino di liquore), quelli che assumono alcol fuori pasto almeno una volta alla settimana e quelli che presentano con una ricorrenza almeno mensile un episodio di binge drinking. I dati 2008 dello studio Passi, condotto su un campione rappresentativo della popolazione della provincia di Modena, hanno evidenziato che i bevitori problematici sono circa il 25% del totale: in particolare, il 16% è classificato come forte bevitore che eccede rispetto alla soglia giornaliera indicata dall'Oms; il 9% consuma alcol prevalentemente o almeno con regolarità settimanale fuori pasto a stomaco vuoto; il 7% è classificato come bevitore "binge" ovvero quale consumatore che almeno una volta al mese beve in modo compulsivo, in due o tre ore, sei o più unità alcoliche fino ad ubriacarsi.
Riguardo al fenomeno del binge drinking, in particolare, tra i giovani di 18-24 e 25-29 anni rispettivamente il 14,9% e il 14,4% presentano almeno mensilmente un episodio di questo tipo nell'ultimo anno, con punte massime del 22,1% tra i maschi di 18-24 anni. Inoltre un recente studio epidemiologico, effettuato nel distretto di Sassuolo su un campione di 705 giovani di età compresa tra i 15 e i 20 anni, ha evidenziato che il 20% e il 9% di questi dichiarava che nell'ultimo mese aveva consumato bevande alcoliche con modalità binge rispettivamente almeno una e tre volte.
La campagna di prevenzione promossa dalle Aziende sanitarie modenesi "C'è modo e modo di essere happy. Alcol, il piacere è nei limiti", che si svolge in una trentina fra locali, circoli e scuole fino alla fine del mese di aprile (il programma completo è sul sito www.ppsmodena.it), è sostenuta dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ed è realizzata insieme ai gruppi di auto-aiuto attivi sul territorio provinciale (Alcolisti Anonimi, Associazioni Club Alcolisti in Trattamento, Al-Anon), col coinvolgimento di Comuni, associazioni di volontariato e gestori di locali e in collaborazione con Ordine dei Medici, Ordine dei Farmacisti, Federfarma Modena e Farmacie comunali di Modena Spa.
La campagna ha visto come anteprima nel mese di marzo la realizzazione di un corso sulle "nuove frontiere del bere" promosso dalla Regione e organizzato in collaborazione tra Ascom-Confcommercio, Confesercenti, Azienda Usl e Polizia Municipale di Modena: obiettivo del corso, diretto a gestori di locali e barman, è la sensibilizzazione degli addetti del settore sulle tematiche inerenti al consumo rischioso di alcol. I primi dati di un sondaggio condotto fra i 18 partecipanti al corso (7 barman in discoteca, 4 in disco-pub, 4 in bar, 2 in ristoranti e 1 in hotel) hanno evidenziato, per quanto riguarda le caratteristiche della clientela, una serie di elementi: per 13 barman la maggior parte dei clienti ha un'età compresa fra i 18 e i 30 anni, le bevande più vendute sono quelle alcoliche, mentre la classifica delle bevande vendute vede in testa i superalcolici seguiti da cocktail, birra, aperitivi e vino.