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Tabagismo, la dipendenza da fumo è scritta nel DNA

Ricercatori dell'Institut Pasteur e del Centre national de la recherche scientifique(CNRS), insieme ai loro colleghi della Università Pierre e Marie Curie, hanno pubblicato un articolo sulla rivista Molecular Psychiatry, in cui si è dimostrato che nei topi il desiderio di nicotina è fortemente regolato da una mutazione genetica molto comune anche nella specie umana.

Questa mutazione in pratica interrompe il “circuito premio” e fa si che il soggetto fumatore non si senta “premiato” e soddisfatto dall’aver fumato, ma abbia sempre più bisogno di aumentare il numero delle sigarette consumate.

Il ” circuito premio” è il sistema cerebrale della ricompensa, che è in grado di dare un valore positivo o negativo ad un comportamento, ed i premi vengono elaborati e valutati da neuroni di tipo differente, e ci sarebbero addirittura quattro tipi di neuroni coinvolti, due per i premi e due per le punizioni.

Prima dello studio eseguito dall’Istituto Pasteur, nel campo della genesi dei tumori, si era già formata la convinzione, quasi un assioma, che un certo numero di sostanze chimiche cancerogene o loro metaboliti si legassero al DNA cellulare, e che il danno inflitto sul materiale genetico giocasse un ruolo critico per gli effetti mutageni e cancerogeni di questi agenti.

Quindi da questo studio emerge che l’abitudine al fumo non è legata tanto alla voglia personale o alla incapacità di voler o no smettere di fumare, ma ad una mutazione genetica che impedisce al sistema premiale di mandare segnali di soddisfazione del bisogno e ci spinge a consumare più tabacco ossia ad introdurre sempre più nicotina nel nostro organismo.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.vitadidonna.org/salute/10829-tabagismo-la-dipendenza-da-fumo-e-gia-scritta-nel-dna.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)