Molise: proseguono gli incontri della Scuola alcologica territoriale
Molise: proseguono gli incontri della Scuola alcologica territoriale
Proseguono gli appuntamenti della Scuola Alcologica Territoriale, previsti nell'ambito della fase intermedia del Progetto
Sperimentale di prevenzione dell'alcolismo, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed avviato lo
scorso anno con corsi di formazione nelle scuole e per le famiglie.
Dopo gli incontri nel comune di S.Elia a Pianisi, Macchia Valfortore e Monacilioni, l'iniziativa sarà proposta venerdì 28 e
sabato 29 a Pietracatella nella sala consiliare a partire dalle 18.
Per una migliore riuscita del seminario, la scorsa settimana si è tenuto un incontro preparativo con i rappresentanti
dell'Associazione dei Genitori del Fortore, con il sindaco Gianni Di Vita, i presidenti della Pro loco e dell'Associazione
Irma De Marco.
La Scuola Alcologica, iniziativa di educazione sanitaria, riveste una significativa importanza per promuovere stili di vita
salutari nell'ambito della famiglia e della comunità di appartenenza. L'intento è di sensibilizzare ed informare sui rischi
derivanti dall'uso sempre più diffuso dell'alcol, al fine di poter svolgere una proficua azione di prevenzione ed evitare
conseguenze negative o disagi non solo a danno degli adulti ma anche e soprattutto dei giovani e dei ragazzi, nella
consapevolezza che la soglia di consumo si è abbassata agli 11/12 anni.
Interessanti saranno le testimonianze dei volontari dell'ARCAT Molise che parleranno della loro esperienza e di come sono
riusciti a superare le difficoltà legate proprio all'uso dell'alcol.
Ad aprire il seminario domani pomeriggio sarà la sociologa Anna Morsella che, già impegnata lo scorso anno nei corsi di
formazione nelle scuole, introdurrà "La salute ed i comportamenti a rischio". Seguirà un dibattito e i gruppi di lavoro, le
cui relazioni saranno illustrate sabato nel corso della discussione plenaria.
Al termine dell'incontro saranno consegnati gli attestati di partecipazione ai presenti.
Particolarmente interessante è stato l'intervento dell'insegnante Arcat, Fabio Petti, che nell'incontro a Monacilioni ha
sottolineato come occorre attivarsi per promuovere una migliore informazione e sensibilizzazione sul problema, per impedire
soprattutto che i bambini consumino inconsapevolmente, attraverso merendine, o altri prodotti, sostanze alcoliche.
Abbiamo una percezione abbastanza chiara dell'impatto che l'alcol ha sugli incidenti stradali e delle conseguenze penali e
patrimoniali connesse; abbiamo però scarsa percezione di quali siano le conseguenze dei cosiddetti consumi pericolosi e non
abbiamo alcuna percezione delle conseguenze che anche il bere a basso rischio comporta. L'alcol fa parte della nostra
tradizione, della nostra quotidianità.
Ovunque e per qualsiasi occasione, esso è facilmente disponibile. Il consumo di alcolici è percepito ed apprezzato come mezzo
di socializzazione, come modo per rilassarsi e come parte della buona tavola, come qualcosa di familiare. E per questo è
difficile essere obiettivi e rendersi conto dei rischi e dei disagi che derivano dal suo consumo. Come molti dell'ARCAT hanno
potuto sperimentare l'alcol fa vivere di illusioni, costruendo una falsa identità e realtà."
L'alcol non è una merce qualsiasi perché, mentre da una parte esso veicola aspetti di piacere e di svago, dall'altra comporta
conseguenze negative diffuse.
"Partecipare - sottolinea Maria Saveria Reale - significa impegnarsi in prima persona ad essere responsabili e a promuovere
il benessere collettivo. In vista di questo obiettivo ribadiamo il nostro impegno sul territorio affinché, in collaborazione
con enti ed associazioni, si possa avere una maggiore consapevolezza del problema. In base a questa nostra prima esperienza
nell'ambito della promozione della salute nelle comunità abbiamo rilevato che, nonostante la sensibilità e la disponibilità
della scuola e delle amministrazioni ad affrontare questo tema, continuano ad esserci difficoltà e disorientamento fra i
genitori, insegnanti e amministratori stessi ad inserire questi temi sul terreno imprevedibile e difficile della
quotidianità: da un lato esistono le sostanze con la loro immagine fortemente promossa e il loro indotto economico e
dall'altra c'è l'uomo, il cui comportamento razionale ed emotivo è comunque da esse modificato, indipendentemente dalla
quantità.