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News di Alcologia

Monitorati 323 episodi di pirateria stradale con 93 morti e 331 feriti

alcol droghe prevenzione sicurezza stradale giovani alcolismo

Smascherato il 77,1% dei pirati
Alcol e droga presenti nel 43,8% dei casi. 31,3% gli stranieri
Fenomeno in sensibile crescita
Fra i morti o i feriti 54 anziani (12,7%) e 41 bambini (9,7%)

ASAPS.it 3 febbraio 2009
FORLÌ - Sono 323 gli episodi di pirateria stradale osservati dall'Asaps nel corso del 2008: 93 persone uccise, 331 quelle ferite.
Gli eventi passati al setaccio dallo speciale Osservatorio il Centauro-Asaps sono senz'altro quelli più gravi, ed offrono spunti di riflessione estremamente interessanti: il 77,1% degli autori viene poi smascherato, mentre "solo" il 22,9% resta ignoto.
Continuano a migliorare le tecniche investigative, ma crescono anche la sensibilità e la capacità degli inquirenti, che non tralasciano più alcun particolare.
In effetti, su 323 inchieste, 249 hanno condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 125 occasioni (50,2% delle individuazioni) e denunciato a piede libero in altre 124 (49,8%).
Su tutti questi eventi pesa, come un macigno, l'ombra dell'alcol e delle droghe: in ben 109 casi (43,8%) ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con eccessivo difetto per essere considerato "attendibile".
Bisogna intanto considerare che la positività dei test condotti è riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 249 su 322. "Spesso quando le forze di polizia identificano l'autore - spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - non ha più senso sottoporre il sospetto a controllo alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o giorni dall'evento". Gli eventi mortali sono stati 88 (27,2%), mentre quelli con lesioni 235 (72,8%), con 93 vittime e 331 persone ospedalizzate. "L'osservatorio - aggiunge Biserni - prende in considerazione solo gli atti di pirateria più grave, quelli che bucano la cronaca o che i nostri 700 referenti sul territorio selezionano sulla scorta di precisi standard di riferimento".
Lo studio tiene conto anche della presenza di pirati stranieri, definiti per questo "attivi". Il 31,3% dei pirati identificati è risultato essere forestiero. "Stiamo parlando - spiega ancora il presidente Biserni - di 78 conducenti su 249. Un elemento che conferma altre nostre precedenti analisi sulla sinistrosità, riferite alla presenza di stranieri, anche in qualità di vittime, sul fenomeno". Il 53,6% degli atti di pirateria - 173 contro 150 - avviene di giorno.
Gli episodi osservati nel 2007 erano stati in tutto 161, la metà rispetto ai 323 del 2008: è possibile che i canali di segnalazione degli eventi si siano affinati, ma è fuori discussione che gli eventi abbiano subito una netta crescita, pari al 100,6%. Nel 2007 le vittime erano state 68 (93 nel 2008 +36,8%) mentre il numero dei feriti si era fermato a quota 150 (331 nel 2008 +120,7%).
Ancora una volta sono le categorie deboli della strada, in modo particolare anziani e bambini, a pagare un prezzo altissimo in termini di mortalità e lesività: 54 sono gli anziani coinvolti, 41 i bambini, rispettivamente il 12,7% ed il 9,7%. Tra i minori, quelli di età inferiore ai 14 anni rimasti vittima di questo atto di vigliaccheria stradale sono stati in tutto 14 (3,3%), 2 dei quali rimasti uccisi e 12 feriti. I pedoni sono la categoria più tartassata, con 134 eventi: 42 morti (9,9%) e 92 feriti (21,7%). Infine i ciclisti: 42 gli episodi (9,9%), 16 lenzuola bianche (3,8%) e 26 ricoveri (6,1%).
La geografia degli episodi vede al primo posto la Campania con 39 casi 12,1%, seguono la Toscana e l'Emilia Romagna, con rispettivamente 37 e 36 episodi (11,5% e 11,1%). 2soli casi in Umbria e Valle d'Aosta (0,6%), 1 solo in Basilicata (0,3%).
L'identikit del pirata? "Nella maggior parte dei casi - conclude Giordano Biserni - si tratta di uomini di età compresa tra i 18 ed i 44 anni, spesso sotto l'effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti e per questo decidono di fuggire, sottraendosi alle proprie responsabilità. Hanno rilievo consistente anche i casi di veicoli con assicurazioni scadute o addirittura false. Spesso è determinante anche il timore di perdere la patente. Le pene, peraltro, non sono particolarmente dissuasive: da tre mesi a tre anni A queste si aggiungono però quelle per le lesioni o l'omicidio". (ASAPS)

Forlì 3.2.2009
TOTALE
323
100%
NOTTURNI
150
46,4%%
DIURNI
173
53,6%
AUTORE NOTO
249
77,1%
AUTORE IGNOTO
74
22,9%
DENUNCIA A PL (*)
124
49,8% (*)
ARRESTO (*)
125
50,2% (*)
EBBREZZA ACCERTATA (**)
109
43,8% (*)
STRANIERI ATTIVI (*)
78
31,3% (*)
STRANIERI PASSIVI (***)
45
10,6%
EVENTI MORTALI
88
27,2%
EVENTI CON LESIONI
235
72,8%
PERSONE UCCISE
93
%
PERSONE FERITE
331
%
ANZIANI PASSIVI (***)
54
12,7%
MINORI PASSIVI (***)
41
9,7%
PEDONI (***) - 134 (31,6%)
MORTI: 42 ( 9,9%)
FERITI: 92 (21,7%)
CICLISTI (***) - 42 (9,9%)
MORTI: 16 (3,8%)
FERITI: 26 (6,1%)
BAMBINI UNDER 14 (***) - 14 (3,3%)
MORTI: 2 (0,5%)
FERITI: 12 (2,8%)

(*) ovviamente, il dato si riferisce agli autori noti, in tutto 323
(**) la fattispecie riguarda anche l'assunzione di sostanze stupefacenti. Si ricorda che in molti casi l'ebbrezza non è stata rilevata per il semplice fatto che l'autore è stato individuato a distanza di giorni, quando gli effetti sono ormai scomparsi. Ci si riferisce, dunque, ad episodi di cui si sia individuato l'autore, ma il dato è da considerarsi sottostimato.
(***) Percentuale sul totale delle vittime tra morti e feriti, in tutto 424
Elaborazione il Centauro/ASAPS
Fonte: referenti Asaps e cronaca