Monselice (PD): campagna di prevenzione
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Se vogliono salvare vite, i comitati s'impegnino contro fumo e alcol
«I comitati si impegnino contro sigarette e alcol, salverebbero più vite». E' lapidario il commento del sindaco Francesco
Lunghi, all'indomani della diffusione dei dati dell'Usl 17 sulla mortalità per tumori nella Bassa (attesta che il maggior
numero di decessi deriva da malattie cardiocircolatorie e che non ci sono più morti per tumore a Monselice o a Este rispetto
ai comuni lontani dalle cementerie). «Nella nostra zona i tumori in generale, e quelli alle vie respiratorie in particolare,
sono in media con i dati nazionali, regionali e del resto del territorio della nostra Usl. E lo stesso si può dire per le
malattie alle vie respiratorie che non siano tumori» ribadisce il sindaco, che peraltro è medico otorinolaringoiatra,
primario del reparto e dirigente dell'Usl della Bassa. «In questi anni, i comitati ambientalisti hanno condotto grandi
battaglie contro i cementifici, e Italcementi in particolare, spiegando queste campagne come la volontà di "tutelare la
salute nostra, dei nostri figli e del nostro territorio" - sottolinea Lunghi - Sono certo della loro buona fede: penso che
siano sinceri quando spiegano di voler tutelare la salute. Ma ora che i dati dell'Usl hanno fatto chiarezza, mi aspetto da
parte loro un cambio di strategia. Si impegnino, con la stessa passione, lo stesso ardore, lo stesso coinvolgimento usato
sino ad oggi, non contro i cementifici ma contro l'uso delle sigarette e dell'alcol: salverebbero molte più vite, sarebbero
molto più decisivi nell'abbassare le cause di morte del nostro territorio». Soddisfatto per i dati Usl si dice anche l'
assessore provinciale e consigliere comunale Fabio Conte (pure lui medico, pediatra): «Io, che ho avuto la responsabilità e
l'onore di guidare Monselice per 10 anni (compresi quelli tra il 2004 e il 2008 presi in esame dallo studio Usl), non posso
che accogliere con grande soddisfazione l'esito di questa indagine, che pone fine alle strumentalizzazioni e alla campagna di
paure messa in atto da chi, per anni, ha tentato di far passare nella popolazione l'equazione cementifici=tumori. Le cose non
stanno così».