Montesilvano (PE): niente drink sotto i 18 anni
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Montesilvano diventa «città analcolica». Con una serie di iniziative di sensibilizzazione rivolte ai ragazzi e una sfida: vietare la vendita di alcolici sul territorio comunale ai minori di diciotto anni, spingendosi addirittura oltre le disposizioni della legge, che fissa il divieto a sedici anni. La proposta, che arriva dall'assessore alle Politiche sociali Pietro Gabriele , è stata sposata senza esitazione dal sindaco Pasquale Cordoma : «Valuterò la possibilità di emanare una ordinanza che fissi il limite alla maggiore età» ha confermato ieri il sindaco, «perché l'abuso di alcol è causa di numerosi incidenti e risse, provoca gravi problemi alla salute, produce comportamenti che compromettono l'ordine pubblico, e purtroppo oggi è diffuso in fasce d'età sempre più giovani». Ma naturalmente, ammette il sindaco, «nessuna misura coercitiva può servire se non è accompagnata dalla sensibilizzazione». Una campagna di informazione rivolta ai ragazzi sta per partire. Il progetto del Comune è contenuto in una delibera che, dopo essere stata approvata dalla giunta, approderà mercoledì prossimo in consiglio comunale. Il documento dichiara «il solenne impegno» della città nella lotta al consumo scorretto di alcol; stabilisce la creazione di uno slogan e di un marchio del Comune che possano essere adottati, per esempio, dai locali commerciali che decidano di aderire alle iniziative dell'amministrazione; incoraggia ogni azione perché sia rispettato, almeno, il divieto di vendita di alcolici ai minori di sedici anni. Infine, prevede l'istituzione della giornata «Montesilvano analcolica», una ricorrenza annuale in cui la città ospiti iniziative «per riportare l'attenzione generale sul problema sommerso dell'alcolismo». «Abbiamo già avviato una collaborazione con il servizio di Alcologia della Asl diretto da Splendora Rapini per organizzare una serie di incontri nelle scuole» ha spiegato l'assessore Gabriele. «Vogliamo inoltre incontrare i rappresentati di tutte le associazioni di commercianti per chiedere il loro impegno a non somministrare né vedere alcolici ai giovanissimi, una norma che oggi purtroppo viene spesso violata: il loro impegno potrebbe essere sottolineato attraverso l'apposizione del nuovo logo all'esterno del locale». Ma per l'assessore, il Comune dovrebbe spingersi oltre: a estendere a 18 anni il divieto. La sfida è difficile, ma ora è aperta.