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Morbidity and Mortality Weekly Report: il consumo dei cannabinoidi sintetici danneggia gravemente i reni

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Il consumo dei cannabinoidi sintetici danneggia gravemente i reni

Uno studio dell’Università del Maryland e pubblicato sul recentissimo numero di Morbidity and Mortality Weekly Report, ha focalizzato l’attenzione sull’esposizione acuta dall’insufficienza renale in seguito all’assunzione di cannabinoidi sintetici. Lo studio è stato condotto in sei stati americani da marzo 2012 a dicembre 2012. Secondo tale ricerca, i cannabinoidi sintetici, noti anche come marijuana sintetica, K2 e Spices, sono sostanze psicoattive chimicamente simili al principio attivo della marijuana. Lo studio è partito grazie ad alcuni ricoveri ospedalieri del Wyoming, per una inspiegabile insufficienza renale acuta riscontrata in pazienti molto giovani dopo l’uso di marijuana sintetica. In 6 stati, sono stati rilevati 16 casi di marijuana sintetica associata al danno acuto renale: nel Kansas in cui si evidenzia 1 paziente di 26 anni con valore di creatinina pari a 7,7 il valore normale varia da 0,6 a 1,2 mg/dL, 2 pazienti con un’età pari a 15 anni avente valore di creatinina 6,2-11,5mg/dL, 6 pazienti in Oregon con età compresa tra i 15 anni e i 27 anni con valore di creatinina che varia tra 4,7 a 10,6 mg/dL, 2 casi a New York con un’età che varia tra i 30 e i 33 anni valore di creatinina 3,3-9,0 mg/dL, 1 caso in Rhode Island con un’età pari a 25 anni e il valore di creatinina pari a 21,0 mg/dL ed infine 4 casi in Wyoming con età compresa tra i 15 anni e i 21 anni con valore di creatinina che oscilla tra 4,1 – 6,8 mg/dL. Tutti questi pazienti sono stati ricoverati per problemi di insufficienza renale e sono stati trattati con emodialisi. Inoltre, nessun paziente aveva sofferto di insufficienza renale prima dell’assunzione della marijuana sintetica. Il rapporto CDC suggerisce che i medici che si occupano di adolescenti sani e giovani adulti che hanno un inspiegabile danno renale acuto, dovrebbero ricercare se vi è stato un uso di marijuana sintetica e segnalare questi casi ai centri antiveleni.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)