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Movida, i giovani e l'alcol: "Genitori, venite a vedere quello che fanno i vostri figli di notte"

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Movida, i giovani e l'alcol: "Genitori, venite a vedere quello che fanno i vostri figli di notte"

L'associazione Croce Verde, impegnata contro l'abuso di sostanze, verifica sul campo il grave problema della dipendenza da alcol


Marina di Massa - Cari genitori, venite a vedere cosa fanno i vostri figli durante la "movida"». L'appello è dell' associazione Croce Verde di Marina di Massa, in prima linea per la lotta all'abuso di alcol. L'associazione ha attivato una task force composta dal dottor Riccardo Prosperi, esperto delle problematiche alcol correlate, e da un gruppo di volontari. «La nostra associazione - spiegano - è a disposizione delle famiglie con un centro di ascolto, una sorta di sportello che indirizzerà gli utenti agli organismi territoriali di competenza, tra cui l' Asl 1, molto attiva in questi protocolli».


La Croce Verde denuncia una realtà sconvolgente: «Molti ragazzi sono completamente fuori controllo durante le varie movide serali. Invitiamo i genitori a venire a vedere quello che fanno i propri figli quando sono in compagnia dei loro coetanei. Abbiamo la sede in via Ascoli e siamo testimoni di quello che succede. Tutte le sere il centro commerciale dietro le poste si anima di gruppi di ragazzini che dalle dieci fino alle tre del mattino girano con bottiglie di vino, birra e vodka in mano, ubriachi. Noi interveniamo spiegando loro i disastrosi effetti dell'alcol ma veniamo scherniti dal branco. I genitori purtroppo sono ignari di quello che succede ed ecco il nostro invito ad alzare la guardia».


"La famiglia in questa situazione critica - spiega il dottor Prosperi - può giocare un ruolo determinante prestando una maggiore attenzione al disagio dei ragazzi. Un disagio che spesso è precursore di una modalità di assunzione della sostanza che porta diritto alla dipendenza. Quando c'è alle spalle un disagio, i ragazzi imparano a fronteggiarlo con delle sostanze tossiche piuttosto che con i naturali dispositivi di regolazione». «L'età media delle dipendenze si è notevolmente abbassata - osserva il dottor Prosperi -. E non dimentichiamo che la nostra provincia già di suo è ad alto tasso alcolico e quindi i nostri ragazzi sono già esposti ad una certa " familiarità".


Angela M. Fruzzetti


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)