Napoli, troppi casi di coma etilico a capodanno fra gli adolescenti
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Svenimenti, fino al coma etilico e a quello ipoglicemico. Sono gli effetti immediati provocati dal consumo smodato di bevande
alcoliche. «Ma i danni epatici rimangono e rischiano di accentuarsi anche quando è passata la sbornia», avverte Giuseppe
Galano, responsabile della centrale operativa del 118 che nella notte di Capodanno ha coordinato i soccorsi in città, e per
15 anni ha lavorato come anestesista anche nel centro antiveleni del Cardarelli. Lì dove dieci ragazzi in coma etilico sono
stati ricoverati a Capodanno. Come spiega il picco di casi? «Gli adolescenti non dovrebbero assolutamente bere alcolici,
perché su di loro queste sostanze hanno effetti più devastanti. Purtroppo, sottovalutati. Lo dimostra l'impennata di
ricoveri, e anche un altro dato: nel corso degli ultimi anni si è abbassata l'età dei consumatori, fino a sfiorare la soglia
dei 13-14 anni». Ci sono bevande alcoliche più pericolose di altre? «Quelle più pubblicizzate, diluite con succhi di frutta:
favoriscono l'assunzione di alcol. I ragazzi ne consumano 3-4 di seguito, e si manifestano i sintomi dell'avvelenamento
etilico». In che cosa consiste? «Una prima fase di euforia a cui segue la neurodepressione. Il paziente non risponde più alle
domande, perde l'orientamento e poi perde coscienza». Cosa fare in questi casi? «Correre in ospedale, dove si praticano
farmaci endovena per scongiurare altri effetti a catena. Il coma etilico può portare al coma ipoglicemico, quando il fegato
ha difficoltà nel metabolizzare anche altre sostanze, non solo l'alcol. La situazione può aggravarsi e determinare difficoltà
respiratorie, o addirittura la morte, soprattutto se sono state assunte droghe». Quali sono invece le conseguenze più comuni?
«Il danno epatico può accentuarsi fino a determinare una patologia cronica come la cirrosi». Come facilitare il recupero? «La
vitamina c, con proprietà antiossidanti, fa particolarmente bene al fegato. Da coniugare all'assunzione di glucosio, per
dominare l'ipoglicemia». La cura può bastare? «Assolutamente. Credo che l'anno prossimo sarebbe opportuno organizzare una
campagna contro l'alcol, in vista del Capodanno, così come si fa contro i botti proibiti, con discreti risultati. Senza
dimenticare che l'alcol crea una vera dipendenza e che al riguardo esistono precise leggi e limitazioni nei consumi, quasi
sempre inosservate». ma.pi.