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National Institute for Drug Abuse: osservazioni sul flash blood

National Institute for Drug Abuse: osservazioni sul flash blood

Disperati per una dose di eroina alcuni tossicodipendenti in Africa fanno ricorso a un metodo cosi' pericoloso da essere

quasi inimmaginabile: lo scambio di sangue.
'Si iniettano il sangue di un altro tossicodipendente nella speranza di condividerne gli effetti o per attenuare la crisi di

astinenza', ha scritto il New York Times citando scienziati del National Institute for Drug Abuse.
La pratica, di cui e' fatto un resoconto sulla rivista 'Addiction', non e' comune ma e' in uso a Dar es Salaam, in Tanzania o

sull'isola di Zanzibar e a Mombasa in Kenya.
Questa pratica - ha detto Nora Volkow, dell'istituto anti-droga americano - mette i tossicomani al piu' alto rischio

possibile di contagio del virus dell'Aids e dell'epatite: 'Anche se il numero di chi si scambia il sangue e' molto piccolo,

il pericolo e' esponenzialmente alto perche' spesso si sostengono economicamente come prostituti'.