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National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID): il vaccino contro l'HIV si avvicina alla realtà

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Il vaccino contro l’HIV si avvicina alla realtà

Gli scienziati scoprono il modo in cui il sistema immunitario riesce a bloccare l’infezione da HIV, il virus che causa l’AIDS. Il vaccino potrebbe così essere presto una realtà
 
I vaccini sono una promessa contro le malattie, perché il principio che li anima è quello della prevenzione che, ora e sempre, è il modo in assoluto migliore di combattere le malattie – di qualunque tipo esse siano.

Esistono poi tipi di vaccini che ci si augura possano essere creati prima di altri: sono quelli che riguardano le malattie più gravi e terribili, quelle che sono ancora motivo di molte morti tra le persone. Una di queste malattie è l’infezione da HIV, il virus che causa l’immunodeficienza acquisita nota anche con il nome di AIDS. Ora, la creazione di questo vaccino potrebbe essere realtà, che fa seguito alla scoperta di un team di scienziati del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), che fa parte del U.S. National Institutes of Health; la Columbia University; il Centre for the AIDS Programme of Research del Sud Africa (CAPRISA); e il National Institute for Communicable Diseases di Johannesburg.

Quello che ha scoperto di così importante il team di ricercatori è come il sistema immunitario produce un potente anticorpo capace di bloccare l’infezione da HIV andando a colpire un’area conservativa delle cellule del virus chiamata v1v2.


La scoperta supporta l’idea che un vaccino efficace è quello in grado di attivare potenti anticorpi nell’area specifica conservata nella regione v1v2, una di una manciata di aree che rimane costante nel virus in rapida mutazione. In questo modo, il vaccino potrebbe proteggere le persone dall’HIV.

Per arrivare a questi risultati, i ricercatori hanno utilizzato del sangue umano infettato dal virus dell’HIV. Il virus, in questo caso, aveva giù sviluppato gli anticorpi HIV neutralizzanti. L’analisi e l’osservazione di questo processo ha permesso di descrivere l’interazione tra virus e anticorpi che ha favorito la maturazione di anticorpi chiamati CAP256-VRC26 nella sua più potente, definitiva e agguerrita forma dell’HIV.


Gli scienziati sono poi riusciti a osservare come dopo poche mutazioni anche i primi CAP256-VRC26 intermedi possono neutralizzare una percentuale significativa di ceppi di HIV conosciuti.
La scoperta migliora le probabilità che un vaccino diretto contro l’HIV v1v2 sviluppato sulla base delle nuove scoperte sarebbe efficace.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lastampa.it/2014/03/03/scienza/benessere/medicina/il-vaccino-contro-lhiv-si-avvicina-alla-realt-j3xxdaL1y676I1glt1DOiN/pagina.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)