National Institute on Drug Abuse: correlazioni tra uso di cocaina e alterazione delle regioni cerebrali frontali
National Institute on Drug Abuse: correlazioni tra uso di cocaina e alterazione delle regioni cerebrali frontali
fonte: NeuroImage
La dottoressa Nora Volkow del National Institute on Drug Abuse ha dimostrato il collegamento tra comportamento assuntivo e
alterazione delle regioni cerebrali frontali, misurando le variazioni nel metabolismo cerebrale del glucosio in queste aree a
seguito di una stimolazione. Lo studio, effettuato su 24 cocainomani, si è avvalso di tecnica PET e 2-deoxy-2[18F]
fluoro-D-glucose (18FDG). Ai soggetti sono stati proposti dei video con stimoli condizionanti per la cocaina prima della
scansione PET, durante i quali è stato rilevato un aumento di dopamina nel nucleo striato. Successivamente, durante la
scansione è stato chiesto di provare a inibire il craving o di non inibirlo. Infine una terza scansione, in assenza di
stimoli, è stata usata come misura di baseline dell'attività metabolica.
I risultati hanno dimostrato che, quando i consumatori di cocaina cercano di inibire il desiderio di assunzione di droga dopo
la visione dei filmati, avvengono specifici cambiamenti cerebrali nelle aree che elaborano i meccanismi di ricompensa. In
particolare, si osserva una riduzione dell'attività metabolica nelle aree cerebrali del nucleus accumbens destro e della
corteccia orbito frontale mediale. Questi cambiamenti, invece, non sono stati osservati in assenza di inibizione del craving
o in assenza di stimoli. Lo studio può avere importanti implicazioni cliniche negli interventi terapeutici di tipo cognitivo.
Il paziente potrebbe infatti affrontare il craving attraverso tecniche di autocontrollo cognitivo, volte a ridurre le
ricadute durante l'astinenza dalla sostanza.
Nora D. Volkow, Joanna S. Fowler, Gene-Jack Wang, Frank Telang, Jean Logan, Millard Jayne, Yeming Ma, Kith Pradhan,
Christopher Wong, James M. Swanson. Cognitive control of drug craving inhibits brain reward regions in cocaine abusers.
NeuroImage 49 (2010) 2536-2543