Nature Communications: consumo di alcol e invecchiamento cerebrale
Più bevi, più diventa piccolo il tuo cervello. E la degenerazione inizia con un solo drink
Passare da un'unità alcolica quotidiana a due (una pinta di birra o un bicchiere di vino,) equivalgono a un invecchiamento cerebrale di due anni . Lo dimostra uno studio pubblicato su Nature Communications
Passare da uno a due drink alcolici al giorno si associa a cambiamenti nel cervello, in termini di volume e di capacità cognitive, che equivalgono a un invecchiamento di due anni. E passare da due unità alcoliche a tre è un po’ come essere più vecchi di tre anni e mezzo.
Si sapeva che ehe esiste un nesso tra abuso di alcol e un minore volume del cervello e di conseguenza ridotte capacità cognitive. È del 2000 un articolo apparso su Lancet che utilizzando scansioni seriali di immagini cerebrali dimostrava che astenendosi dall’alcol, il volume dell’ippocampo e di altre aree cerebrali aumentasse. Ed è della scorsa primavera lo studio di Oxford che metteva in evidenza come, aumentando il consumo settimanale di alcol, la materia grigia (i corpi dei neuroni e le fibre nervose) diminuisce anche dello 0,8%: che sembra poco ma è il quadruplo della riduzione associata al fumo.
Ma ora un team di ricercatori dell’università della Pennsylvania ha pubblicato uno studio apparso Nature Communications che spiega, come già superando il consumo di un drink al giorno (quantità alcolica che la maggior parte delle persone considera modesta) è un po’ come se il cervello fosse più vecchio di due anni. "Si tratta di risultati - come ha detto Henry R. Kranzler, professore di psichiatria e direttore del Center for Studies of Addiction all’università della Pennsylvania, coautore della ricerca - in contrasto con le linee guida scientifiche e del governo sui limiti raccomandati di consumo sicuro per gli uomini, che è di due drink al giorno”.
Microscopio e telescopio
Gli autori che hanno firmato la ricerca hanno passato al setaccio le informazioni su oltre 36 mila persone over 50 raccolte nella UK Biobank: dati genetici, biomedici, e risonanze magnetiche cerebrali per calcolare il volume di materia bianca (la mielina, che permettere lo scambio di informazioni e tra aree differenti) e grigia (i corpi dei neuroni e le fibre nervose) nelle diverse regioni del cervello.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)