Nature Medicine: dalle nanotecnologie un aiuto per combattere l'aids nel terzo mondo
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Dalle nanotecnologie un aiuto per combattere l'aids nel terzo mondo
Si chiama "m-chip" il nuovo strumento elaborato da un team internazionale di ricercatori per la diagnosi del virus dell'HIV e della sifilide
al fine di migliorare le condizioni di salute nelle regioni più povere del mondo. Ha le dimensioni paragonabili a quelle di una carta di
credito, costa 1 dollaro circa ed è in grado di diagnosticare le infezioni in pochi minuti.
Il test, studiato e sperimentato su un campione di persone in Rwanda, avrebbe dato ottimi risultati in termini di affidabilità di esecuzione
pratica e di velocità nella consegna dell'esito. Un articolo pubblicato sulla rivista Nature Medicine ne descrive le caratteristiche e il
funzionamento.
Il chip rappresenta la soluzione ideale per permettere a pazienti in condizioni svantaggiate di effettuare il test operando nelle regioni più
remote del mondo e in condizioni sanitarie inadeguate o inesistenti.
Il chip ha mostrato performance eccellenti, 95% di precisione per l'Hiv e 76% per la sifilide, e si avvale solo di 1 microlitro di sangue non
trattato, indicando contemporaneamente anche l'eventuale presenza della sifilide. Secondo i ricercatori questa innovativa soluzione
agevolerebbe enormemente la possibilità di effettuare una efficace azione di screening e diagnosi precoce preventivo tra le popolazioni più
povere e più colpite da queste malattie grazie ad una tecnologia avanzata che applica le nano particelle ai test diagnostici.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)