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Nature Neuroscience: dipendenza da droghe e da cibo: condividono la stessa base neurobiologica

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Una caratteristica tipica dei soggetti in sovrappeso è l'incapacità di smettere di mangiare grandi quantità di cibo, nonostante la consapevolezza dei danni che ciò comporta alla salute. Un meccanismo molto simile a quello che spinge alla continua ricerca di droga: sia l'obesità che la dipendenza da sostanze sono infatti accumunate da una disfunzione del meccanismo cerebrale della ricompensa. In entrambi i casi, il consumo eccessivo può indurre ad un graduale aumento dei limiti oltre i quali si sperimenta la sensazione di soddisfazione, con la conseguente ricerca di dosi sempre maggiori per soddisfare la sensazione di piacere.
Queste osservazioni emergono da esperimenti condotti su animali riportati in uno studio dello Scripps Research Institute (http://www.scripps.edu/news/press/20100329.html) - importante centro di ricerca multidisciplinare in California - recentemente pubblicato online dalla rivista Nature Neuroscience. Gli esperimenti consistevano nel permettere ad alcuni gruppi di ratti l'accesso a diverse quantità di cibo, sia normale che altamente calorico. I ricercatori hanno osservato che è sufficiente un accesso a quantità illimitate di cibo calorico per scatenare una risposta nel cervello tipica degli stati di dipendenza, portando a mangiare in maniera compulsiva con conseguente insorgenza dell'obesità. Comportamento che si manifesta anche quando l'accesso al cibo è condizionato da uno stimolo di disturbo (uno shock elettrico) per l'animale.
Paul M Johnson e Paul J Kenny, autori dello studio, hanno inoltre osservato cosa accade nel cervello dei ratti sottoposti all'esperimento ed hanno potuto constatare il coinvolgimento di recettori dopaminergici nello striato, specificatamente del sottotipo D2. Nello specifico, i ricercatori hanno osservato una relazione inversa tra aumento di peso e livelli di espressione dei recettori D2: i ratti che diventavano obesi presentavano infatti una diminuzione di questi recettori nel circuito cerebrale della ricompensa, così come accade nell'uomo a seguito della dipendenza da cocaina o eroina.
In una nota (http://www.nida.nih.gov/newsroom/10/NR3-28.html ) del NIDA, istituto americano per lo studio delle dipendenze, la direttrice Nora D. Volkow ha sottolineato come la dipendenza da droghe e l'obesità costituiscano un grave problema per la salute negli USA, indicando la presente ricerca come un'importante scoperta che apre la via all'applicazione di alcune delle conoscenze acquisite nello studio della dipendenza da droghe allo studio della dipendenza da cibo spesso responsabile del sovrappeso e dell'obesità.