Nausea e vomito: interazioni con l'alcol
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Chi non ricorda nel corso della propria vita uno o più episodi di nausea e vomito, condizioni entrambe sgredevolissime ed in ognuno di noi lo sforzo per evitarle, soprattutto per evitare il vomito è immane, ma la capacità di resistervi non sempre è suffragato da risultati con la conseguenza che, sia pure spiacevole, a volte la soluzione del problema è la migliore risposta dell'organismo per riportare tutto nella normalità
Di norma sia la nausea che il vomito sono situazioni connesse a fatti di scarso significato clinico, chi non ricorda entrambe le situazioni dopo un eccessivo pasto, uno sforzo improvviso a stomaco pieno, oppure dopo una scarrozzata in auto magari guidata con non troppa delicatezza. Tuttavia qualche volta il vomito può essere la risposta dell'organismo atta a liberarlo da sostanza tossiche per lo più alimentari ed in questo caso l'impegno della situazione clinica può essere tutt'altro che minimizzabile, così come esistono situazione come il vomito encefalico dove tale condizione è annessa ad un gravissimo problema di natura sicuramente non gastrica, semmai cerebrale ed in questo caso non va curato il sintomo ma la causa che l'ha generato, ma parliamo di patologie ed eventi di ben altra portata la cui soluzione è affidata a centri medici specialistici.
Da ricordare anche quella nausea, spesso associata o seguita dal vomito, che è espressione di malattie gastrointestinali, da banali forme di pirosi gastrica, ovvero bruciore allo stomaco, a quelle dispepsie anche su base emotiva, oppure vere e proprie patologie infettive dell'apparato digerente con risentimento intestinale. Anche in questo caso il vomito e la nausea devono essere considerati sintomi di una patologia più impegnativa che va curata al più presto.
Diciamo subito che l'organismo è "predisposto" in modo tale che, in generale, sporadici e banali episodi di nausea e vomito tendono a risolversi spontaneamente, spesso proprio con la messa in atto della condizione estrema rappresentata appunto dal vomito atta a liberare l'organismo da quelle sostanze in quel momento ingombranti per lo stomaco. Ma non sempre è così, spesso la causa è più impegnativa ed in attesa di individuarla e curarla, il vomito, più che la nausea, soprattutto se ripetuto e incoercibile, deve essere sedato perché spesso può essere causa di pericolose perdite di elettroliti che in soggetti defedati, anziani, bambini, cardiopatici, può determinare conseguenze anche pericolose per la stessa vita
Quando invece ci si trova a dover affrontare sporadici e poco impegnativi episodi di vomito la prima raccomandazione da darsi è quella di evitare l'assunzione di cibo durante tutta la fase in cui il vomito è presente, riprendendo ad alimentarsi in modo graduale e soprattutto in piccole quantità. Diverso è invece il caso dell'apporto di liquidi, importanti per ripristinare il giusto assetto idro-elettrolitico del paziente. L'assunzione dei liquidi andrà attuata privilegiando acqua meglio se zuccherata o tè da assumersi a piccoli sorsi, mai ricorrere all'uso di bevande gassate e ghiacciate, così come no assoluto ad alcol e, preferibilmente meglio evitare il caffè. Eventualmente il paziente può trarre beneficio da preparati a base di citrato di sodio effervescente eventualmente medicate nella stessa confezione come quelle presenti in farmacia.
Quando la nausea o il vomito si accompagnano ad iperacidità e/o bruciori allo stomaco, indicati sono anche quei preparati a base di idrossido di magnesio, alluminio, carbonato di calcio e altri similari che sono reperibili in farmacia senza esibizione di ricetta medica.
I procinetici sono farmaci di Fascia C che solitamente vengono prescritti o suggeriti dal medico sotto forma di preparazioni quali pillole, fialette per bocca, fiale per uso parenterale che agiscono sul vomito operando sulla motilità intestinale rallentandone o accelerandola, oppure a livello centrale, ovvero a livello cerebrale. Tale farmaci, soprattutto quelli che agiscono sulla motilità intestinale, sono indicati anche nel caso della sola nausea soprattutto quando associata a difficoltà digestive.
Altri farmaci antinausea sono gli antistaminici e gli anticolinergici ma che agiscono sul sintomo quando associato ad altri fattori, ad esempio nella chinetosi, ovvero mal d'auto, così come esistono farmaci che agiscono sul sintomo ripristinando una situazione clinica compromessa da altre cause, sono farmaci da assumersi a stretto controllo medico e dunque dallo stesso esclusivamente prescritti.
Da ricordare infine che spesso sia la nausea che il vomito possono anche essere associati ad eventuali terapie assunte per curare malattie diverse e che però vengono mal tollerate dal paziente; in questo caso è sufficiente sospendere o escludere, sempre dopo parere del medico, o rimodulare una terapia con tali farmaci e la situazione ritorna alla normalità