Navigatori Indipendenti: progetto di prevenzione alcologica
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ALCOL E GUIDA: IL PROGETTO "NAVIGATORI INDIPENDENTI"
Stop ai comportamenti a rischio quando ci si mette al volante della propria automobile. E' questo l'obiettivo del progetto ‘Navigatori
Indipendenti', realizzato e promosso dal Ceart (il Coordinamento Enti Ausiliari Regione Toscana) insieme al Cesvot e con il contributo della
Regione, presentato stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati dagli assessori Scaramuccia e Allocca, dal presidente del Ceart Umberto Paioletti e
dal coordinatore dell'iniziativa Stefano Carboni. Il progetto è stato finanziato dalla Regione con 60.000 euro, per un anno.
Alcol e droga, secondo una stima dell'Istituto Superiore di Sanita', sono tra le cause principali di morte tra i giovani, mentre gli
incidenti provocati da conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga rappresentano quasi un terzo del totale dei sinistri che
avvengono in Italia. Secondo la Polizia Stradale inoltre, nel 2009, su 4.237 morti per incidente stradale, 950 avevano un'eta' compresa tra
18 e 29 anni e il 42,9% di queste giovani vittime, 408 ragazzi, ha perso la vita di notte, tra le 22 e le 6 del mattino. Per cercare di
invertire questa drammatica tendenza la Toscana, attraverso ‘Navigatori Indipendenti', mira a creare una rete di prevenzione in grado di
raggiungere il numero più ampio possibile di persone, in particolar modo giovani e neo-patentati, attraverso il coinvolgimento delle
autoscuole e degli istruttori di guida.
La rete di sostegno al progetto è composta da realtà del pubblico, del privato e del privato sociale. Oltre alla Regione e ai diciotto enti
ausiliari che formano il Ceart, hanno aderito il Centro Alcologico Regionale, le Provincie di Livorno, Firenze e Lucca e la CONFEDERTAAI (uno
dei sindacati di riferimento delle scuole guida toscane).
"La creazione di una rete più vasta di prevenzione sulla sicurezza stradale rivolta ai giovani - ha spiegato l'assessore al diritto alla
salute Daniela Scaramuccia - può rivelarsi fondamentale proprio perché ci occupiamo di un fenomeno complesso, con molte componenti di ordine sociale, culturale e comportamentali del singolo e del gruppo di amici. Per questo ritengo che sia indispensabile uno sforzo congiunto e
mirato, proprio perché la sola azione repressiva e amministrativa, seppur necessaria, non può dare una soluzione al problema. Famiglie,
istituzioni, privati ed i giovani stessi, possano dare un notevole apporto alla promozione di contesti di vita e di divertimento improntati
ad un maggiore senso di responsabilità". "Ancora oggi - ha detto l'assessore al welfare Salvatore Allocca - le conseguenze dei cosiddetti
comportamenti a rischio dei ragazzi sono drammatiche se pensiamo che l'incidente stradale è la prima causa di morte tra i giovani compresi
tra i 15 ed i 20 anni. Conoscere la realtà e la percezione che i giovani hanno del rischio e dei fattori che lo determinano è dunque
importante non solo per individuare possibili ‘politiche positive', ma anche per stimolare l'emersione delle motivazioni profonde ed inconsce
che determinano tali comportamenti. ‘Navigatori Indipendenti' può essere utile non solo per chi si occupa delle politiche della sicurezza
stradale, ma anche e soprattutto per coloro che hanno da poco iniziato a guidare un'auto o una moto, per innescare una utile e produttiva
riflessione".
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)