Nel Luinese prevenzione sui banchi
alcol alcolici prevenzione scuola giovani alcolismo
Forze dell'ordine, medici, amministratori e baristi uniti contro l'abuso. Azioni mirate nelle scuole ma anche nei locali.
Germignaga Il Luinese fa squadra contro l'alcol, la sua diffusione tra i più giovani e le stragi del sabato sera. E lo fa unendo l'impegno delle forze dell'ordine, di amministratori, medici, sindaci, insegnanti e baristi. Due le fasi del progetto che continua idealmente quello di «Verso l'Alba», ideato dal barman Simone Naj per smuovere coscienze e attenzione intorno all'abuso delle sostanze alcoliche e alla devastanti conseguenze sulla salute dei giovani e giovanissimi. La prima entrerà direttamente nelle scuole. Con un'azione pilota, coordinata dai sindaci di Germignaga, Enrico Prato, e Castelveccana, Luciano Pezza. «Abbiamo in comune le scuole medie - spiegano i primi cittadini - e visto che purtroppo l'età di contatto con l'alcol si è abbassata drammaticamente pensiamo sia giusto non perdere ulteriore terreno e fare della prevenzione attiva». «Coordineremo - ha fatto loro eco Miranda Ligabò, nella duplice veste di vicesindaco di Germignaga con delega ai Servizi sociali e medico - una serie di incontri nelle classi medie. Porteremo a scuola forze dell'ordine, baristi e medici per far riflettere i giovani sui rischi che corrono».La seconda fase, invece, riguarderà direttamente l'approccio nei locali della Valtravaglia: discoteche, bar e pub. «I numeri dei morti sulle strade - hanno chiarito Stefano Morassi, responsabile luinese del Carroccio che supporta politicamente l'iniziativa e il medico Mauro Kogoj - sono arrivati ad un livello devastante. Al punto che ormai il problema non è quello dell'alcolismo sociale: perché questi ragazzi rischiano di non arrivare all'età adulta e bruciarsi prima».
Ecco allora, sulla scia dei risultati raggiunti da «Verso l'Alba» in passato, l'idea di coinvolgere i gestori dei locali e i baristi in un'operazione di educazione attiva. «Pensiamo - hanno sottolineato i promotori - a postazioni da integrare nei locali con punti informativi, possibilità di eseguire il test dell'etilometro, ma anche a navette in azione nell'area del Verbano per invogliare i ragazzi, almeno, a lasciare l'auto a casa». «L'altra questione importante - sottolinea il barman Simone Naj - è quella che riguarda la coscienza degli operatori che non devono pensare solo agli incassi, e quindi a servire bevande a ripetizione, ma anche alla prevenzione». «Crediamo sia fondamentale partire subito - hanno ribadito i sindaci Prato e Pezza - perché qui ci sono diversi locali che potrebbero fare la loro parte e perché con l'estate alle porte i rischi aumentano». Consapevolezza, limitazioni al'ingestione di alcolici riduzione dei pericoli ed educazione. Queste le parole d'ordine di un piano d'azione ambizioso. «Vogliamo cominciare da qui e allargare il discorso - concludono i promotori - perché è in gioco anche la sicurezza delle persone. Dobbiamo dire basta alle vittime dell'alcol e soprattutto invertire la drammatica tendenza che vede sempre più giovani e giovanissimi entrare nella lista dei consumatori abituali di alcolici».