Nelle discoteche volontari antialcol per aiutare i giovani a non «sballare»
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Roma. Le cifre parlano chiaro: la maggiore concentrazione di incidenti stradali si verifica nel fine settimana e le vittime sono soprattutto giovani. Controlli e sanzioni sembrano funzionare, facendo diminuire incidenti e morti, ma la repressione da sola non basta: per questo nasce l'operazione «Naso rosso», un'iniziativa del ministero della gioventù per informare e responsabilizzare i giovani e tutti coloro che gravitano intorno al mondo del divertimento notturno. Il progetto - presentato ieri a Palazzo Chigi dal ministro Giorgia Meloni insieme al sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano e al direttore dell'Osservatorio fumo, alcol e droga dell'Istituto Superiore di Sanità, Piergiorgio Zuccaro - durerà un anno, sarà finanziato con 2 milioni di euro e coinvolgerà almeno dieci regioni. Prevede, come ha spiegato il ministro, un lavoro «di prevenzione e informazione, all'interno dei locali notturni, rispetto all'utilizzo di sostanze stupefacenti e all'abuso di bevande alcoliche, attraverso l'impegno di volontari delle associazioni che verranno formati dall'Istituto superiore di sanità».
Allo stesso tempo, l'Iss formerà anche i lavoratori dei locali che vorranno aderire all'iniziativa, cioè barman e buttafuori: si tratta in pratica di «trasformare queste persone in operatori sociali capaci di dare una mano a prevenire gli incidenti del sabato sera». Infine, un servizio di riaccompagno, sempre gestito da volontari formati dall'Iss, per chi non fosse in grado di guidare per tornare a casa. Si vuole inoltre responsabilizzare i gestori dei locali notturni, «con i quali c'è stato a volte un rapporto conflittuale - ha sottolineato il ministro - e capire chi tra loro vuole davvero aiutarci a combattere quella che è ancora oggi la principale causa di morte degli italiani under 40». La sperimentazione andrà a regime a marzo, ma già da venerdì prossimo sarà avviato un primo test in alcuni locali della capitale.
D'accordo sulla necessità di un approccio preventivo anche il sottosegretario Mantovano: l'aumento dei controlli e delle sanzioni ha avuto risultati «apprezzabili», ha detto, ma la repressione da sola non basta a prevenire gli incidenti stradali.
Negli ultimi anni infatti gli incidenti stradali sono diminuiti così come i morti: dal 2000 al 2007 le vittime della strada sono passate da 7.061 a 5.131, con una diminuzione del 27,3%. E anche nel 2008 si è verificato il 9% in meno di incidenti stradali rispetto al 2007, con una diminuzione del 5,8% di quelli mortali. Colpisce che il più alto numero di morti nel 2007 (432) si sia avuto nella fascia di età 25-29 anni, e che di questi ben il 94% fossero maschi. Il venerdì e il sabato notte si verifica il 44,6% del totale degli incidenti stradali notturni della settimana, mentre i morti e i feriti in questi due giorni rappresentano rispettivamente il 44,4% e il 46,5%.
«Naso rosso» è subito piaciuto alla Fondazione Ania per la sicurezza stradale, che l'ha definito «un'iniziativa concreta, che permetterà a moltissimi ragazzi di tornare a casa in piena sicurezza» e ha garantito che collaborerà fornendo il suo know-how e un importante sostegno economico. Plauso anche dall'Associazione familiari vittime della strada, che apprezza il «coraggio» del ministro Meloni, dal Movimento Italiano Genitori che apprezza l'approccio «concreto» del progetto e dal Modavi Onlus.