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Neo-mamme e prevenzione al fumo: un passo importante per la salute del bambino
Fonte: American Journal of Public Health

Titolo originale e autori: Brandon T.H., Simmons V.N. , Meade C.D. et al. (2012). Self-Help Booklets for Preventing Postpartum Smoking Relapse: A Randomized Trial. American Journal of Public Health. e-View Ahead of Print. -

Un numero sempre maggiore di donne smette di fumare durante la gravidanza, consapevole dei gravi rischi che il fumo può comportare per il nascituro. Molte di queste donne però (si stima dal 50 all'80%) ricade nell'abitudine al fumo dopo aver partorito, esponendo il neonato ad un pericolo altrettanto grave per la sua salute, il fumo passivo. I ricercatori del Moffitt Cancer Center in Florida hanno voluto capire se una migliore qualità delle informazioni fornite alle neo-mamme avesse potuto tradursi in maggior successo nel mantenere l'astinenza dal fumo anche dopo il parto. Per questo studio, pubblicato sull'American Journal of Public Health, sono state contattate 504 donne dal quarto all'ottavo mese di gravidanza, provenienti da tutti gli Stati Uniti, che avevano smesso di fumare. A tutte è stato somministrato un questionario che comprendeva varie domande, anche di carattere socio-economico. A metà delle donne è stata inviata via mail una guida generica sullo smettere di fumare e sul pericolo che rappresenta il fumo passivo per i neonati. All'altra metà è stata inviata una serie di 10 opuscoli informativi, creati appositamente dal Moffitt Center, dal titolo "Forever Free for Baby and Me", con informazioni specificatamente rivolte a come restare libere dal fumo durante e dopo la gravidanza, oltre ad un supporto mirato per il partner.
Otto mesi dopo la nascita dei figli, il 70% delle mamme che aveva ricevuto gli opuscoli "Forever Free" è rimasta astinente dal fumo, rispetto al 59% di quelle che avevano ricevuto la guida generica. Questa serie di opuscoli è stata pensata sia dal punto di vista dei contenuti che della facilità di lettura, per essere accessibile anche agli strati sociali meno abbienti, tant'è vero che la maggior quantità di successi è stata rilevata proprio tra le madri con un reddito basso. Secondo gli autori, un miglioramento della qualità delle informazioni fornite alle ex-fumatrici in gravidanza, può essere di grande utilità per aiutarle ad evitare le ricadute, preservando così la salute sia della mamma che del neonato.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)