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"Neurology": uno studio dimostra che bere alcolici aumenta il rischio di ictus in età precoce

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Bere aumenta il rischio di ictus in età precoce.
Tre o più drink alcolici al giorno aumentano la possibilità di ischemia cerebrale e danni a lungo termine.


Bere tre o più drink al giorno aumenta il rischio di un ictus nell'arco di un decennio e mezzo rispetto a chi non consuma cosi' spesso vino o superalcolici. A lanciare l'allarme sugli effetti dell'alcol per l'attività cerebrale è un nuovo studio dell'University of Lille Nord de France pubblicato sulla rivista 'Neurology'. "Bere pesantemente - afferma Charlotte Cordonnier, autrice dello studio - è stato spesso identificato come un fattore di rischio per l'ictus cerebrale, ma il nostro lavoro si è concentrato sugli effetti del frequente consumo di alcol e le conseguenze a lungo termine che questa abitudine può provocare sulla salute del cervello".


"Inoltre bere grandi quantità di alcol - aggiunge l'esperta - contribuisce ad una forma più grave di ictus in età precoce anche in persone che non hanno familiarità con questa patologia nella loro storia clinica".


I ricercatori hanno seguito, e intervistato sul rapporto con le bevande alcoliche, 540 persone con un'età media di 71 anni che avevano avuto un episodio di emorragia cerebrale. Il 25% era composto da forti bevitori, ovvero soggetti che consumavano tre o più bicchierini al giorno (circa 1,6 grammi di alcol puro). In seguito i partecipanti sono stati sottoposti a Tac cerebrale. E' emerso quindi che i partecipanti che avevano bevuto molto alcol erano stati vittime di un ictus a un età media di 60 anni: circa 14 anni prima rispetto a chi aveva consumava meno bevande alcoliche. Inoltre tra gli under 60 che avevano avuto un ictus, i forti bevitori erano più inclini a non sopravvivere due anni, rispetto ai coetanei meno amanti di vino e superalcolici.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)