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Neuropharmacology: dopamina, biomarker di impulsività che predispone alla dipendenza

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Dopamina: biomarker di impulsività che predispone alla dipendenza

La dipendenza da sostanze d'abuso è strettamente associata a tratti comportamentali caratterizzati da impulsività, ossia una propensione a scegliere una meno prestigiosa ma immediata ricompensa, rispetto ad un premio più prezioso ma posticipato. Una recente rassegna della letteratura presentata al 40° anniversario della rivista NIDA ha esaminato e pubblicato i risultati degli studi clinici e preclinici che dimostrano, a livello cerebrale, il ruolo fondamentale del neurotrasmettirore dopamina e in particolare, i livelli dei recettori D2 nel nucleo striato per il controllo dell’impulsività. I recettori D2 risultano infatti essere ridotti nel cervello dipendente, con un impatto  diretto sull’impulsività comportamentale, un fattore che è di per sé predittivo di aumentata predisposizione al consumo di droga.

Sulla base di questi studi, gli autori della ricerca sottolineano come diversi studi di imaging nel campo della dipendenza dimostrino che le alterazioni del recettore D2 nel rilascio della dopamina costituiscono un marker neurobiologico di predisposizione all’impulsività comportamentale.

Recenti studi su modello animale dimostrano inoltre che l'aumento di dopamina striatale nel recettore D2 è associato ad una maggiore disponibilità della persona a sforzarsi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, una scoperta importante se supponiamo che questa stessa relazione vale per gli esseri umani, con particolare riguardo al ruolo della dopamina striatale nelle fasi dell’astinenza dalla dipendenza.

http://www.droganews.it/news/2410/Dopamina%3A_biomarker_di_impulsivit%C3%A0_che_predispone.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)