Neuropsychopharmacology: il consumo di ecstasy manda in tilt la corteccia cerebrale
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Il consumo di ecstasy manda in tilt la corteccia cerebrale
L'uso di ecstasy provoca seri problemi neurocognitivi e neuropsichiatrici e numerose ricerche di neuroimmagine sull'uomo
confermano i risultati ottenuti su animali da laboratorio, sulla neurotossicità della molecola a livello cerebrale. Sono
tuttavia ancora in corso di studio gli effetti neurofisiologici della droga sul corpo umano. Alcune linee di ricerca si sono
focalizzate sulle conseguenze negative della MDMA sulla neurofisiologia corticale e sottocorticale nel sistema visivo. A tale
proposito alcuni ricercatori della Vanderbilt University Medical Center (Nashville, TN, USA) hanno misurato con Risonanza
Magnetica Funzionale ad alto campo (3.0 Tesla) la funzionalità neuronale di un particolare nucleo cerebrale, il Nucleo
Genicolato Laterale (NGL), e delle aree visive BA 17 e BA 18 in 40 soggetti. Tutti i partecipanti, suddivisi in 2 gruppi (20
consumatori di MDMA attualmente astinenti dalla sostanza da molto tempo e 20 soggetti di controlli non tossicodipendenti),
sono stati sottoposti a stimolazione visiva durante la scansione con fMRI. E' stato utilizzato un paradigma a blocchi con
presentazione randomizzata di stimoli luminosi colorati (rossi o blu) ad una frequenza di 8Hz variando il livello d'intensità
della luminosità. E' stata riscontrata una forte correlazione positiva tra l'uso "lifetime" di MDMA e intensità di
attivazione neuronale nel NGL, nella BA17 e nella BA18. I consumatori di MDMA mostrano inoltre una significativa maggiore
estensione spaziale dell'attivazione neuronale nella BA17 e BA18 rispetto ai controlli. Questi risultati dimostrano come
l'uso ricreazionale della MDMA modifica la neurofisologia cerebrale aumentando l'eccitabilità corticale, probabilmente dovuta
ad una perdita della trasmissione serotoninergica dalle regioni corticali e sottocorticali. L'iper-eccitabilità corticale può
diventare in questi termini, una evidenza scientifica della neurotossicità indotta dal consumo di MDMA sul sistema
serotoninergico cerebrale