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Il ruolo della dopamina nella dipendenza alcolica: nuovi target terapeutici

È noto che il neurotrasmettitore mesolimbico della dopamina (DA) controlla il comportamento di ricerca di droga e alcol, tuttavia il ruolo specifico dei sottotipi recettoriali dopaminergici non è ancora del tutto chiaro.

Gli autori dello studio hanno testato in ratti da laboratorio l'ipotesi che la deiezione genetica o il blocco farmacologico del recettore D3 inibisca negli animali la preferenza per l'etanolo. Ratti con alterazioni genetiche del recettore D3 e ratti con genotipo selvatico, trattati o meno con antagonisti recettoriali dopaminergici, sono stati testati mediante un disegno sperimentale che prevedeva un paradigma di scelta dell’alcol in modalità a lungo termine o in modalità binge-drinking (bere al buio). I risultati dimostrano che il trattamento con antagonisti dopaminergici inibisce il consumo di etanolo solo nei ratti con genotipo selvatico ma non nei ratti con mancanza del recettore D3. Mentre il consumo di etanolo sembra aumentare l'espressione della proteina RACK1 e il fattore di crescita neurotrofico cerebrale (BDNF) in entrambi i tipi di ratti.

Gli autori hanno inoltre valutato l'effetto del buspirone, un farmaco approvato per la cura dei disturbi d'ansia che agisce come antagonista del recettore D3, il quale è risultato in grado di inibire il consumo di etanolo.

In conclusione, risultati dello studio dimostrano che il rilascio dopaminergico attraverso il sistema recettoriale D3, rappresenta un meccanismo essenziale della gratificazione cerebrale e del consumo di alcol, rappresentando dunque un possibile nuovo target terapeutico per la disintossicazione dalla dipendenza alcolica

http://www.droganews.it/news/2254/Il_ruolo_della_dopamina_nella_dipendenza_alcolica%3A.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)