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Kratom: una revisione internazionale per approfondire le conoscenze di una sostanza in rapida diffusione

Il kratom (o ketum) è una sostanza psicoattiva, derivata della Mitragina Speciosa Korth, utilizzata nel Sudest asiatico, ma in rapida espansione in tutto ilmondo, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti.
Una revisione realizzata da un team internazionale ha raccolto e analizzato tutte le evidenze disponibili sul tema per identificare i campi di ricerca che sarà necessario approfondire in futuro.

La prima evidenza emersa è che la Mitragina viene utilizzata dai consumoatori con scopi ben precisi, primo fra tutti quello di aumentare la resistenza al lavoro pesante o come sostitutivo nell’auto-trattamento della dipendenza da oppiacei. Dai risultati di ricerche condotte su modelli animali, è emerso inoltre che questa pianta e la sostanza che ne deriva hanno forti effetti analgesici, miorilassanti, anti-infiammatori e anoressizzanti. Nell'uomo, il consumo regolare può portare a una progressiva assuefazione e produrre astinenza. Dal punto di vista funzionale, la Mitragina e i suoi derivati agiscono sul sistema nervoso centrale, coinvolgendo i recettori mu-oppioidi, i canali neuronali Ca2 e diminuendo le protezioni monoaminergiche, con conseguenti problematiche per la salute.

 Dal punto di vista epidemiologico, il kratom risulta essere la sostanza illegale maggiormente diffusa in Tailandia, con una prevalenza di uso tra gli studenti delle scuole superiori che, nel biennio 2002-2004, oscillava tra il 2,3% e il 4,9%. Nella popolazione generale, invece, la percentuale di uso almeno una volta nella vita è del 4,73% mentre si attesta sul 3,76% quella di uso corrente. Tuttavia, data la rapida diffusione che sta avendo nel resto del mondo, il suo potenziale addittivo e gli effetti del suo consumo sulla salute, tali tematiche stanno diventando argomenti ai quali le istituzioni sanitarie internazionali danno e dovranno dare sempre maggior attenzione.

http://www.droganews.it/news/2022/Kratom%3A_una_revisione_internazionale_per_approfond.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)