Neuroscienze: la dopamina non è solo mediatore di emozioni positive
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La dopamina non è solo mediatore di emozioni positive
Il centro della ricompensa cerebrale è attivato anche dalle esperienze negative
Il sistema di ricompensa cerebrale è costituito da una rete di neuroni contenenti dopamina e noradrenalina che originano dai
nuclei profondi dell'encefalo e si distribuiscono nei centri cerebrali preposti al controllo degli equilibri fisiologici
(dove vengono valutati i bisogni organici), e in quelli implicati nel comportamento motivazionale.
Il sistema di ricompensa fa sì che i comportamenti risultati utili a soddisfare i bisogni organici siano gratificati e
rinforzati attraverso una connotazione emotiva positiva, al piacere, inducendo quindi la la persona a ripetere tali
comportamenti.
Non a caso questo sistema è implicato nello sviluppo delle dipendenze.
Ebbene, forse i neuroscienziati devono cominciare a valutare l'ipotesi di cambiare nome a questa rete di cellule nervose
perché da un recente studio è emerso che gli stessi neuroni sono attivati anche in risposta di esperienze negative.
Il Dottor Joe Tsien, codirettore dell'istituto "Brain and Behavior" del Georgia Health Sciences University, ha dichiarato che
mangiare cioccolata o guardare un palazzo cadere o fare "bungee jumping" (o semplicemente pensare a queste due azioni),
attiva nel cervello gli stessi neuroni dopaminergici e noradrenergici, che inviano segnali che fanno accelerare il battito
cardiaco e motivano il comportamento.
Lo studio è stato condotto insieme ai ricercatori dell'East China Normal University, ed è stato pubblicato su PLoS One.
Stando ai risultati, l'area ventrale tegmentale cerebrale, già conosciuta in quanto reattiva alle esperienze piacevoli,
risponderebbe anche a quelle negative.
Gli esperimenti sono stati portati avanti su topi in cui gli scienziati hanno esaminato il comportamento dei neuroni
sensibili alla stimolazione della dopamina nell'area ventrale tegmentale, verificando che le cellule venivano stimolate sia
dalle esperienze buone che da quelle negative, e che in particolare un evento molto spiacevole eccitava circa il 25% dei
neuroni, portando ad una super-produzione di dopamina.
"Abbiamo sempre ritenuto la dopamina impegnata nella ricompensa e nell'elaborazione del sentimento edonistico - spiega Tsien
-, mentre abbiamo scoperto che i neuroni dopaminergici vengono stimolati anche dagli eventi negativi".
Non si conoscono ancora i dettagli di questi meccanismi tuttavia i ricercatori fanno notare che anche la genetica ha un
impatto sul numero di cellule che vengono attivate con le esperienze negative e questi studi potrebbero fornire un aiuto
nella comprensione di comportamenti inappropriati e dipendenze.