New Addictions: bilancio del 2010
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Anche in questo 2010, ormai giunto agli sgoccioli, si è registrato un aumento delle dipendenze moderne, quelle che hanno
caratterizzato il nuovo millennio e che evidenziano una sintomatologia simile a quelle da sostanze psicoattive. Nell'elenco
delle "New Addictions" rientrano tutte quelle forme di dipendenza, che non hanno ad oggetto sostanze stupefacenti o alcolici,
bensì un'attività lecita, socialmente non riprovevole e apparentemente non dannosa.
Quando internet, da mezzo di comunicazione e di informazione, si trasforma nel protagonista della dipendenza: l'introduzione
del web ha comportato molti benefici, ma, come la maggior parte dei fenomeni, sottende anche caratteristiche ed effetti
negativi per coloro che non sono in grado di usufruirne in modo adeguato. L'abuso della rete costituisce una vera e propria
dipendenza da internet dannosa, denominata "Internet Addiction Disorder"(IAD), che colpisce soprattutto gli uomini di un'età
compresa tra i 15 e i 40 anni. Per scongiurare i rischi di questa forma di dipendenza, meglio limitare il tempo trascorso on
line, dandosi delle scadenze da rispettare ogni volta, non trasformare la navigazione in internet in un'abitudine quotidiana
e coltivare i rapporti interpersonali reali, abbandonando quelli virtuali.
Anche un po' di sano shopping, quando diventa un'abitudine compulsiva può assumere i pericolosi contorni della dipendenza. Lo
shopping compulsivo è caratterizzato dall'impulso incontrollabile all'acquisto: i soggetti affetti da questa dipendenza
vengono spinti dall'urgenza di comprare qualsiasi cosa, per lo più oggetti inutili sempre più costosi, senza un motivo
preciso e, dopo aver soddisfatto la pulsione all'acquisto, la reazione è di sollievo e piacere, ma, al contempo, si genera
uno stato di tensione e stress, causato dalla voglia di comprare ancora. Nasce così il senso di colpa. Per uscire dal vortice
della dipendenza dagli acquisti, gli esperti consigliano di imporsi un budget mensile per le spese necessarie, da non
superare e concentrarsi maggiormente sugli affetti sinceri, sui famigliari e sugli amici.
L'oggetto tecnologico immancabile nelle tasche e nelle borse della maggior parte delle persone è il telefono cellulare. Anche
questo piccolo concentrato di funzioni sempre più avveneristiche può diventare fonte di una malsana dipendenza. L'uso
distorto di questo prezioso mezzo di comunicazione nasce quando diventa un oggetto indispensabile, senza il quale non si
riescono ad intrattenere rapporti sociali, non è più vissuto come un oggetto, ma come un attributo permanente e
irrinunciabile. L'invio di sms è costante, frenetico e il ritmo di squilli e telefonate assume davvero una cadenza
preoccupante: è importante, imporsi un limite, utilizzando il cellulare solo se strettamente necessario e preferendo mezzi
per comunicare e relazionarsi con gli altri alternativi