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Epatite C: nuovo trattamento dagli Stati Uniti

Una nuova terapia farmacologica è riuscita in 12 settimane a curare l’infezione da epatite C in più del 90% dei pazienti con cirrosi epatica, giungendo fino al 96% di guarigione in 24 settimane. Fino ad ora i trattamenti utilizzati erano a base di interferone e avevano un tasso di guarigione inferiore al 50%, con pesanti effetti collaterali e ricadute.

I risultati della sperimentazione  di fase III sono stati presentati in occasione dell’ International Liver Congress a Londra, dai ricercatori della UT Medicine San Antonio della University of Texas Health Science Centre (Usa). La sperimentazione ha coinvolto 380 pazienti con epatite C genotipo 1 e cirrosi, con un’età compresa tra i 18-70 anni. Sono stati reclutati tra ottobre 2012 e aprile 2013 presso 78 diverse strutture mediche in Spagna, Germania, Inghilterra, Canada e Stati Uniti. Il nuovo regime farmacologico è senza interferone e si compone di diversi agenti  (ABT-450/ritonavir, ombitasvir, dasabuvir e ribavirina).

Il 91,8% dei pazienti non aveva più traccia del virus dell'epatite C nel sangue dopo 12 settimane di trattamento, mentre saliva al 95,9% la percentuale di guarigione tra i pazienti  trattati per 24 settimane. I ricercatori hanno proseguito i controlli sui campioni ematici fino a tre anni dopo la terapia, senza riscontrare ricadute nel lungo termine.

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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)